GAZZETTA DELLO SPORT. Inter rischiatutto Ranieri con il Marsiglia Qui c’è in gioco il futuro

(Getty images)

 

O attori. O spettatori. Fosse un film, basterebbe un Bignami del discorso di Tony Damato, che poi è Al Pacino in «Ogni maledetta domenica». È il coach che parla alla squadra. Così: «Tutto si decide oggi: o risorgiamo ora come squadra o cederemo un centimetro alla volta. O risorgiamo come collettivo o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi. È tutto qui». Ecco: fosse un film, dentro a questa cattedrale di 7 piani che è il Velodrome sarebbe tutto più sciolto. Invece è il Reality-Inter, nella serata della resurrezione o dell’abisso. Del buongiorno o della buonanotte.
Effebi Marsiglia dice 12 gradi, i taxi vanno «easy» come dentro un film, il sole strozza il vento e l’Inter deve fare l’Inter. Ed è qui il richiamo della giungla: o sopravvivi o metti il piede nelle sabbie mobili. In campionato, il pantano è acclarato: un punto nelle ultime 5 gare. In Champions, Ranieri ha centrato l’obiettivo. E ha una rivincita (del 2004, Monaco-Chelsea) da prendersi contro Deschamps. Ranieri, poi, non si sente a rischio. In panchina accanto a sé avrà sia Luis Figo che Beppe Baresi: entrambi tifano, perché tutto vada per il meglio. Sennò – si dice – avanti con la sigla «FB», che non è facebook ma Figo-Baresi. «Ranieri a rischio? — dice il d.t. Branca — Non vado dietro ai si dice».
Sneijder picconato Oltre a loro, Ranieri chiede qualcosa di più anche a Pazzini e Sneijder: il Pazzo non fa gol dal 22 gennaio (alla Lazio); l’olandese è a secco dal 26 ottobre 2011, Atalanta-Inter 1-1. Mesozoico. Sneijder è il Grande Cruccio di Ranieri: metterlo, non metterlo e se lo metto dove. Wes è anche il bersaglio di Marco Van Basten: «È uno dei centrocampisti più grandi al mondo — dice VB a Sky nell’intervista che andrà integrale prima di Milan-Juve —, ma per lui è una questione di mentalità: sa che adesso il campionato non può vincerlo e si sta preparando per l’Europeo. N

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