Alta tensione Lotito-Reja, c’è stato un confronto a muso duro ieri a Formello (allenamento ritardato di circa 45’). Il tecnico al momento resta sulla panchina della Lazio ma è sotto esame contro Atletico Madrid e Fiorentina, non verranno perdonati altri crolli. Il presidente biancoceleste ieri è piombato nel centro sportivo alle 14, ha incontrato l’allenatore insieme al diesse Tare. I toni sono stati accesi, i rapporti tra le parti non sono più quelli di una volta, ci sono incomprensioni per via del mercato e dei terremoti conseguenti, per via delle scelte tecniche scaturite dall’emergenza assenze. Lotito e Reja hanno parlato per oltre trenta minuti e dopo l’incontro il patron biancoceleste ha incontrato Rocchi e Brocchi, due leader del gruppo. Successivamente ha riunito tutti i giocatori nello spogliatoio.
Il club è in silenzio, se dovessero registrarsi altre brutte cadute nulla sarebbe da escludere, né un passo indietro di Reja, né una presa di posizione forte dei dirigenti. Il presidente alla squadra ha chiesto una reazione immediata e il terzo posto: è l’obiettivo stagionale. «Siete professionisti di livello, pretendo massima concentrazione e coesione. E che gli infortuni non siano un alibi, non devono essercene di nessun tipo» , è la sintesi del discorso fatto dal numero uno biancoceleste (ha anche seguito l’allenamento a bordo campo). E’ stata una giornata convulsa, si è registrato anche l’attacco del quotidiano spagnolo “Marca”: «Il problema è che gli ultras della squadra romana sono tra i più temuti d’Italia e molti di loro accorreranno in massa a Madrid. Di ideologia molto vicina all’estrema destra, abbracciando anche certi simboli del fascismo, la loro presenza preoccupa» , è stato scritto nell’edizione del giorno. I laziali non cadranno nelle provocazioni.