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GAZZETTA DELLO SPORT. I segreti di Pirlo. Meno pesi, più corsa lunga. Così si è rimesso a lucido

GAZZETTA DELLO SPORT. I segreti di Pirlo. Meno pesi, più corsa lunga. Così si è rimesso a lucido

Alla Juve è tornato al centro del progetto: nuovi stimoli ma anche allenamenti differenti. E gambe forti grazie a un lavoro stile Barça

(getty images)

Tra le tante immagini che raccontano la splendida stagione della Juve, ce n’è una che merita una didascalia particolare per il suo profondo significato. L’abbraccio tra Antonio Conte e Andrea Pirlo dopo il fantascientifico assist a Lichtsteiner per il primo gol della Juve a Bergamo sancisce qualcosa di più importante e decisivo rispetto alla pur preziosa vittoria contro l’Atalanta.

 Il tecnico della Juve non perde occasione per elogiare Pirlo e non si sofferma mai sull’aspetto tecnico: sarebbe banale. Preferisce sottolinearne la professionalità, l’impegno, la dedizione, come ricorda La Gazzetta dello Sport. Se è vero che parte tutto dalla testa, è innegabile che Andrea avesse bisogno di nuove motivazioni. Di sicuro gli ha fatto bene vedere crescere attorno a lui la nuova Juve.

Andrea era stato confinato da Allegri ai margini del Milan: prima il tecnico gli aveva cambiato ruolo, preferendogli Van Bommel davanti alla difesa e schierandolo come mezzala, e poi anche a causa di un infortunio l’aveva piazzato in panchina. Il problema non era l’esclusione, magari temporanea, ma l’accantonamento filosofico: il Milan aveva deciso che Pirlo non serviva più. Ecco perché Andrea se n’è andato. Appena arrivato a Torino, il regista si è confrontato con nuovi metodi di allenamento che ha metabolizzato in fretta e che si sono rivelati ideali per lui. Meno salite, più corsa lunga, meno palestra, più intensità in campo, meno vasche di sabbia, più elasticità. Soprattutto meno pesi e più macchine isoinerziali (come accade al Barcellona) grazie alle quali il muscolo si rafforza ma non si accorcia.

Ora, per completare il quadro, manca solo una cosa: il gol. Pirlo non segna dal 2 ottobre 2010: quella sera giocava con il Milan a Parma. La partita non si sbloccava e Andrea tirò dal casello autostradale. Palla all’incrocio e vittoria rossonera, tappa importante verso lo scudetto. Domani la Juve gioca proprio a Parma e anche questa è una tappa importante, anzi fondamentale, nella rincorsa al titolo.

Redazione Sportiva