GAZZETTA DELLO SPORT. È una € uroleague. 400 milioni United. Se partecipare è come vincere
In 19 edizioni l’Uefa ha distribuito miliardi: il Manchester è il club che ha incassato di più
Prize money, financial fair play, long-term investment, market pool, balance sheets… No, non state leggendo «The Economist», è ancora la vecchia Gazzetta: solo che oggi De Coubertin direbbe che l’importante non è vincere ma guadagnare. Soprattutto nel calcio. La Champions League è il più grande spettacolo economico-sportivo dopo il Mondiale, anzi distribuisce di più a chi partecipa e vince.
La Champions distribuisce quest’anno 754,1 milioni di euro ai 32 club finalisti: 413 legati ai risultati e 341,1 al market pool, voce che comprende il valore dei singoli mercati nazionali, il numero di club per campionato e le partecipazioni alla Champions (dato che il mercato inglese è il più ricco, alle squadre di Premier spettano cifre più alte a parità di risultati). Entrare nella fase a gruppi garantisce minimo 7,2 milioni, ma in teoria si può arrivare a una sessantina. Il record appartiene al Manchester Utd che, l’anno scorso, incassò 53,2 milioni pur perdendo la finale (51 ai campioni del Barcellona).
Tutta questa ricchezza ha generato anche disparità: in 19 anni il Manchester Utd (quest’anno però eliminato) ha incassato circa 400 milioni di euro, quanto hanno preso assieme Juve e Liverpool. Quale altro club inglese, esclusi gli altri di Champions e quelli degli sceicchi, potrà mai competere? In una classifica dominata da spagnole (Madrid e Barça), inglesi (Arsenal e Chelsea) e una tedesca (Bayern) arrivano le italiane il cui mercato interno vale meno: Milan (269,5 milioni), Inter (237,3) e Juve (211,1) e Roma (172,9).