L’urlo che scaccia via l’ombra della crisi arriva a 5 minuti dal gong: quando El Shaarawy scarica in rete la rabbia rossonera tutta la panchina si alza ed esulta come forse non era mai successo in questa stagione. Così il Milan passa dall’incubo del possibile -7 dai bianconeri alla testa della classifica. Ambrosini è stato l’unico a non abbandonare la nave durante un primo tempo sconfortante. «Era quello che cercavamo — spiega il centrocampista — una prestazione di carattere abbinata alla vittoria. Ho visto lo spirito che non avevamo da un po’. A Udine abbiamo gettato i presupposti, ora però bisogna dare continuità. Se vinceremo lo scudetto la ricorderemo come una partita fondamentale».
Siamo in testa Massimiliano Allegri ieri era agitatissimo: ha vissuto i momenti finali quasi in trance ed è scappato via poco prima del 90′. «Mi sono arrabbiato perché El Shaarawy non era andato sul portiere — racconta — però sono contento per la prestazione dei ragazzi, se avessimo perso l’Udinese ci avrebbe preso e la Juventus avrebbe avuto l’occasione per scappare via, invece abbiamo tenuto i friulani a 6 punti, la Lazio a 5 e siamo in testa, con i bianconeri che devono ancora giocare due partite. Lo spirito ha fatto la differenza: nella ripresa la squadra è stata più spensierata e coraggiosa».