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GAZZETTA DELLO SPORT. Iaquinta non basta Ribaltone Lazio da 0-2 a 3-2 in dieci

Rimontona Lazio. Di quelle da raccontare ai nipoti e ai giocatori del Cesena, che staranno ancora domandandosi come è potuto accadere. Dallo 0-2 di Mutu e Iaquinta (su rigore), e in inferiorità numerica per l’espulsione di Konko, all’incredibile 3-2 firmato in dieci folli minuti da Hernanes, Lulic e Kozak. Risultato giusto, non fosse altro che per il numero di gol, tre tondi tondi, divorati da Klose. Un match che, volendo, la Lazio potrebbe portare a casa senza patemi, un po’ come capitò alla Roma (5-1) il 22 gennaio. Ma quella di complicarsi la vita è un’arte e la Lazio mostra di saperci proprio fare.

La correzione Reja inserisce Kozak al posto dell’impalpabile Candreva, ma l’intuizione vincente è quella di arretrare Ledesma al centro della difesa (accadde anche a De Rossi con Luis Enrique), con Zauri dirottato a destra. Un 4-3-2 con Hernanes sulla linea di Gonzalez e Matuzalem, e Lulic che copre l’intera fascia, col quale la Lazio aggredisce il Cesena che conta le sue assenze importanti (Von Bergen e Moras) proprio in difesa. Dieci minuti e i ruoli di Lazio e Cesena si capovolgono, l’incubo passa di mano: il gol di Hernanes è fantastico, un colpo d’alta classe, quelli di Lulic e di Kozak, al suo primo centro stagionale, profumano invece di sudore e di classe operaia. Il 3-2 arriva quando manca ancora mezzora alla fine, ma il Cesena, nonostante i cambi di Arrigoni, non sarà capace di costruire nemmeno una palla gol. La Lazio può festeggiare. Non è una vittoria qualunque, ma un’impresa.

Redazione Sportiva