ROMA. Osvaldo:”Fra due settimane torno. Lo scudetto? lo vinciamo facile l’anno prossimo”
L’attaccante oriundo si racconta ai microfoni di Sky
Pablo Daniel Osvaldo ha parlato ai microfoni di Sky Sport, ecco le sue parole:
Quando torni in campo?
Fra due partite, 15 giorni più o meno, dovrei rientrare.
A Siena?
Si, speriamo.
E’ stata una scelta sofferta scegliere la Nazionale italiana, piuttosto che quella argentina?
No, sofferta no. Chiaramente, c’ho pensato un po’. Mia figlia è italiana, mia moglie è italiana, io sono italiano, quindi…
Ti piacerebbe giocare un giorno in Inghilterra, o preferiresti tornare in Spagna?
Si, mi piacerebbe, ma per ora sto benissimo a Roma, veramente.
Anche in Spagna l’atmosfera è così magica come quella che c’è negli stadio inglesi?
Un pochino meno. Penso che in Inghilterra, sotto questo punto di vista, siamo unici.
Sei cresciuto con Zeman
Si, Zeman per me è stato molto importante, un grande allenatore.
Cosa cambia Zeman, il fisico, la testa, la tattica
Soprattutto i movimenti, cambia un po’ tutto, il modo di lavorare.
Altri allenatori a cui devi molto?
Pochettino e Luis Enrique, che mi ha portato a Roma.
Il pregio principale di Luis Enrique?
Il lavoro, lavora tanto, e molto serio nel lavoro.
Più di Zeman è un po’ difficile?
Però, almeno, è tutto con il pallone, ti fa divertire.
E’ passata la rabbia per quel bellissimo gol annullato contro il Lecce?
Più che altro, mi dispiace, perché un gol così quando lo rifaccio. In quel momento si, gli ho detto spero tu sia convinto. E’ stato un errore.
Com’è giocare con Totti?
Bellissimo e facilissimo, perché è troppo forte. Fa piacere giocare con Francesco, secondo me, il più forte giocatore italiano di tutti i tempi.
Sul litigio con Lamela
Non è successo nulla, abbiamo discusso, poi, siamo andati a cena e abbiamo chiarito. E’ un bravissimo ragazzo.
Si è parlato troppo di cene ultimamente
Si parla troppo sempre, troppa invidia.
Quanto può diventare forte Lamela?
Secondo me, diventa un campione, perché ha dei numeri, è troppo forte.
Hai un sogno nel cassetto?
Vincere un mondiale, li si che mi taglio la barba, i capelli, un dito, tutto.
Per lo scudetto?
Tanto lo vinciamo, facile, l’anno prossimo.