Marotta:” Non si possono conciliare calendari del genere con strutture obsolete. Padoin è molto duttile. Nainggolan rispondeva alle nostre esigenze, ma abbiamo rispettato il Cagliari”
L’amministratore delegato bianconero ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il rinvio per maltempo di Parma- Juve
Sul rinvio di Parma-Juve.
Era previsto e prevedibile che la partita non si potesse svolgere perché, evidentemente, le previsioni atmosferiche erano negative e il manto erboso completamente coperto. Oltretutto, al di là dell’impraticabilità del campo, c’è anche il fatto dell’ordine pubblico. L’incolumità dello spettatore deve essere sempre garantita e se a questa associamo anche grandi problemi urbanistici, evidentemente non c’erano le condizioni di ordine pubblico per poter disputare questa gara. L’insegnamento di questa serata è che bisogna prevedere anche e capire che non si possono conciliare in Italia dei calendari di questa natura e mettere le partite a gennaio la sera. Non si possono conciliare calendari del genere con strutture obsolete, vecchie, con tutto rispetto per il Parma calcio, ottima società, e per la città. Noi abbiamo costruito uno stadio che è in grado anche di venire incontro a problemi di ordine pubblico e impraticabilità del campo. Quindi, questo è un messaggio che lancio come dirigente del movimento calcistico, a livello politico, perché se si vuole fare calcio di alto livello, di alto spettacolo e garantire soprattutto ai milioni di spettatori che vengono allo stadio, bisogna avere strutture adeguate al fenomeno calcistico, a partire dai calendari.
E’ un prodotto sopravvalutato?
No, direi che per valorizzarlo al massimo bisogna partire dalle strutture. Se non ci sono strutture adeguate, evidentemente il giocatore, al di là del suo valore e del livello qualitativo, non si può esprimere. Immaginare di giocare con una temperatura in cui il campo rimane ghiacciato o sdrucciolevole, quindi con un’instabilità fisica, significa limitare lo spettacolo presunto o la condizione dei giocatori.
E’ ipotizzabile poter recuperare questa gara nel pomeriggio?
Noi abbiamo commentato positivamente il rinvio di questa sera per i motivi che ho esposto. Per quanto riguarda l’eventuale data in cui si potrà giocare, mi rimetto alla volontà del Parma e al rispetto dei regolamenti, tenendo conto che in concomitanza con le manifestazioni calcistiche europee non si può stabilire data e orario. Sfortunatamente sia noi che loro non siamo impegnati in competizioni europee, quindi credo che una data la troveremo.
Stadi italiani.
Mi pare che ormai gli stadi italiani siano considerati il fanalino di coda di quello che è tutto il contesto europeo del calcio. Evidentemente, le problematiche sono tali in tema di sicurezza e di ospitalità che possono garantire anche eventuali investimenti nell’area calcistica. E’ chiaro che questo è un fenomeno negativo che deve essere debellato quanto prima. Siamo davanti a disegni di legge che vanno per le lunghe, non riusciamo a risolvere la questione e quindi questo va tutto a discapito del momento calcistico, sia televisivo che prettamente agonistico.
Le torna il sorriso se Costacurta conferma che l’Oscar del mercato di gennaio 2012 lo dà alla Juventus?
Mi fa piacere, ma avere l’Oscar del mercato e poi non ottenere risultati significa poco. Comunque noi abbiamo agito in sintonia con l’allenatore per cercare di soddisfare le sue indicazioni e soprattutto di cogliere le opportunità che servivano per alzare il livello qualitativo del gruppo, che comunque aveva ottenuto meritatamente, anche per merito dell’allenatore, i primi posti in classifica. Mi fa piacere che la Juventus possa aver reagito in modo positivo.
Padoin.
Lui ha delle caratteristiche di duttilità. Conte lo conosceva già e io l’ho avuto da ragazzo quando ero all’Atalanta e quindi posso garantirne anche le qualità professionali che in questo gruppo non sono una cosa indifferente. Dal punto di vista tattico, è un giocatore che può ricoprire nel centrocampo diversi ruoli. Sta a Conte decidere come impiegarlo. Avevamo elementi che non erano conciliabili col progetto tecnico di Conte e quindi abbiamo fatto delle scelte. Ma questo non significa che sono elementi negativi che non hanno qualità calcistiche. Semplicemente, abbiamo operato delle scelte su indicazione anche dell’allenatore, ma sono valutazioni che vanno a 360°.
Quanto siete stati vicini a Nainggolan?
Avevamo come imperativo quello d’intervenire cercando di avere degli obiettivi molto chiari in testa. E’ evidente che Nainggolan rispondeva alle nostre esigenze, poi giustamente la parte venditrice non ha dato la sua disponibilità e abbiamo virato verso un’altra soluzione soddisfacente per i nostri obiettivi. Ci dispiace ma rispettiamo la volontà di Cellino e del Cagliari.