Walter Mazzarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport analizzando la sconfitta per 3-2 subita a Genova.
Ecco le sue parole
Come è andata la partita?
“Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita, al di là degli episodi che incidono sulla partita. Devo valutare la prestazione. Nel primo tempo siamo partiti contro un Genoa più concentrato e presente di noi, fisicamente più brillante. Quello di Moretti sul terzo gol era un fallo da fischiare, ma lasciamo perdere. Ci sono voluti trenta minuti per carburare, non siamo riusciti a far passare il momento difficile iniziale. La potevamo pareggiare, ma non ci siamo riusciti anche se forse lo meritavamo”.
Tattica?
“Lasciamo perdere questo al momento. Abbiamo fatto una buona gara, ma il Genoa nei primi 20-25 minuti è stato più veemente ed arrivava prima su ogni pallone. Non so perché, ma siamo entrati in campo meno concentrati del solito. Palacio ha gasato un po’ la sua squadra col primo gol. Dal secondo tempo abbiamo fatto una gran partita, ma non siamo stati capaci di recuperarla”.
Fase difensiva?
“Mi pare che abbiamo preso gli stessi gol dello scorso anno, purtroppo distribuiti male. Il gol di Gilardino è stata colpa della marcatura poca attenta. Stiamo tornando come prima, ma a volte giocare partite così vibranti ogni tre giorni leva un po’ di lucidità e questa si paga soprattutto in fase difensiva”.
Si aspettava questo genere di difficoltà quest’anno?
“Se guardiamo le esperienze passate, anche la Lazio di Rossi e la Fiorentina di Prandelli, superato il girone di Champions, sono calate un po’. È una questione fisiologica, alcuni possono mollare un po’ psicologicamente anche in maniera inconscia. Sulle prestazioni, dico la verità, qualcuna l’abbiamo sbagliata, ma a volte, come oggi, si perdono le partite nel dettaglio. Se evitiamo il secondo gol, questa partita non la perdevamo mai. Bisogna un po’ crescere sotto questi aspetti, un po’ lo avevo previsto. Non scordiamoci che siamo andati in semifinale in Coppa Italia, si gioca ogni tre giorni e si può allenare poco la squadra. Non ci siamo abituati, ci troviamo a fare al meglio le tre competizioni, paghiamo un po’ più in campionato”.
Britos?
“È stato preso per farlo adattare piano, piano e si è fatto male. Lo abbiamo inserito dopo cinque mesi e della difesa oggi mi è parso uno dei migliori. Sono convinto che con maggiore continuità farà ancora meglio e sarà ancora più importante. Quando sono 5-6 mesi che in partite vere non entri in campo, non sei al top”.
Prevede l’arrivo di un centrocampista in vista di una partenza di Donadel, con un potenziale ritorno di Pazienza?
“C’era Bigon a Milano, parlate con lui o col presidente. Io non metto bocca, non lo so. Mancano due giorni, ma non credo, non credo si possano fare tante cose”.