GAZZETTA DELLO SPORT. Calcioscommesse, Masiello: «Alterate sfide di A» Prove per inquadrare Lazio-Genoa e Lecce-Lazio
Il giocatore del Bari è stato interrogato ieri: «Mi minacciavano»
Una squadra sotto assedio, terra di conquista per mafia e zingari. E’ il quadro agghiacciante emerso nelle 2 ore e mezza dell’interrogatorio di Andrea Masiello. L’ex capitano del Bari si è liberato del peso che lo stava schiacciando, rendendogli la vita impossibile anche dopo il suo trasferimento all’Atalanta. Mesi vissuti nel terrore di possibili ritorsioni («C’erano dei giorni che avevo paura persino d’accendere la macchina, sa come accade nei film che poi salta in aria…», ha confidato a un investigatore). Non è stata una «passeggiata». Al contrario: l’incontro con il pm Ciro Angelillis è stato definito «tosto», ma è servito a puntellare l’inchiesta, come sottolinea La Gazzetta dello Sport. Confermato lo scenario: molte partite disputate dai biancorossi nell’ultimo campionato di A sono state fasulle.
Tutto ruota intorno all’infermiere Angelo Iacovelli (indagato), tramite della criminalità con i giocatori. Masiello avrebbe svelato un particolare inquietante: appena arrivato a Bari (gennaio 2008) fu avvicinato proprio da Iacovelli: «Vieni, ti presento un amico». Quell’amico era Antonio Bellavista, l’ex capitano biancorosso arrestato a Cremona lo scorso giugno. Masiello, poi, avrebbe descritto il crescendo di paura vissuto la scorsa stagione, quando la criminalità ha deciso di far fruttare in pieno il business avviato da tempo: le scommesse illegali su risultati sicuri. Ecco che Iacovelli ritorna in azione e propone soldi in contanti per aggiustare le gare. A Masiello offrono 80 mila euro per Bari-Chievo 1-2, Bari-Samp 0-1, Palermo-Bari 2-1 e Bari-Roma 2-3. Il giocatore agli inquirenti (anche a Cremona) avrebbe ammesso di aver accettato il denaro (poi restituito per il mancato tarocco) solo per la sfida di Palermo. Masiello messo alle strette avrebbe anche detto: «Sì, altre sfide del Bari sono state alterate. La sensazione è diventata quasi certezza in campo. Ora toglierei il quasi». Ma soprattutto a un certo punto (più o meno a marzo) arrivano gli zingari. Probabilmente diventano degli «stipendiati» del clan Parisi, offrendo sul piatto giocatori di altre squadre sotto il loro controllo. Masiello si trova così faccia a faccia con Ilievski che gli propone soldi e lo minaccia. E’ la prova che cercava Cremona per inquadrare le combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio con la presenza di Ilievski nelle due città in prossimità delle partite. Il cerchio è chiuso: anche la A è finita stritolata sotto i colpi mortiferi del calcioscommesse.