A meno di una settimana dalla fine del mercato di gennaio e giunti a metà campionato sono tanti gli argomenti che destano curiosità nei tifosi delle varie squadre e abbiamo così deciso di parlare di questo con il noto giornalista Rai Carlo Nesti che ci ha dato il suo parere su diversi temi di attualità.
– Un suo parere sulla situazione Tevez – Maxi Lopez: pensa possano arrivare entrambi al Milan e quale pensa sia il più adatto per le esigenze dei rossoneri?
“Credevo che Tevez non venisse più al Milan, ma, di giorno in giorno, la sua determinazione, nel dire “no” agli altri, mi fa cambiare idea. Se arrivasse con la formula del “prestito”, tipo Cassano, sarebbe un nuovo “capolavoro” di Galliani. Due domande, però: l’ingaggio sarà veramente contenuto? In quanto il giocatore sarà pronto? E’ qui, che sono, e resto, perplesso… Comunque, o Tevez o Maxi Lopez”.
Siamo ormai a metà campionato, pensa che la lotta scudetto sarà limitata a Milan e Juventus o pensa possano inserirsi anche altre squadre?
“Juve, Milan e Inter, protagonista di una rimonta straordinaria. Poi, Udinese e Lazio. Prima della “strage degli infortuni”, consideravo favorito il Milan. Ma perdere, soprattutto, Cassano e Boateng, depositari dell’imprevedibilità, è un danno notevole. Potrebbe essere l’anno della Juve, che è tornata sui livelli di prima della sosta natalizia. Mi sembra “lanciata”, verso il traguardo, da tanti punti di vista”.
– Il mercato sta per terminare, quale pensa sia la formazione sia la formazione che finora si è rafforzata meglio?
“Proprio la Juve, con Borriello e Caceres. Ora mi aspetto non tanto Nainggolan o Behrami, difficilissimi subito, quanto Pizarro o Palombo. Il Milan ha fatto benissimo a cautelarsi con il “rientro alla base” di Merkel e Strasser, e con il rinforzo-Mesbah. Ora, resto in attesa dell’Inter, perché perdere, come possibile, Thiago Motta, protagonista della rimonta, non è uno scherzo. Vediamo chi arriva al suo posto”.
– Un suo giudizio sulla stagione fin qui disputata dalle romane e sull’operato di due allenatori come Reja e Luis Enrique, inizialmente criticati, ma che ora stanno dimostrando di gestire bene il gruppo.
“La Lazio, grazie a Reja, “valore aggiunto”, e certamente non “valore sottratto” della squadra, sta facendo benissimo da 2 stagioni. Mi spiace che parte della tifoseria non gli riconosca meriti indiscutibili. La Roma di Luis Enrique, all’inizio, non mi convinceva. Ora l’impronta dell’allenatore è più marcata, e positiva, per quanto il possesso palla, talvolta, non sia abbastanza concreto (vedi Coppa Italia)”.
– Negli ultimi giorni Mourinho è tornato a far parlare di sè in seguito al litigio con Sergio Ramos e Casillas, ritiene quindi possibile un suo addio al Real e un suo ritorno all’Inter visto che la piazza nerazzurra non l’ha mai dimenticato?
“Il rapporto Mourinho-Inter, in realtà, non è mai finito: sono 2 “amanti”, che continuano a “vedersi”, per cui, non mi stupirei di nulla. Le “minestre riscaldate”, però, non rappresentano mai una soluzione ottimale. Il tecnico sarebbe alle prese con una squadra da ricostruire, e, in questo senso, tutti, lui compreso, dovrebbero indossare i panni della massima umiltà. I cicli non sono eterni, perché i giocatori non sono eterni”.