LA GAZZETTA DELLO SPORT. Champions Italia al via Macché Coppa di riserva Sono in corsa tutte le big
Le prime della Serie A, Udinese esclusa, sono tutte in corsa nei quarti di Coppa Italia, Siena- Chievo si giocano un posto tra le grandi
La Coppa Italia torna ad essere al centro dell’attenione dei club. Mentre nel recente passato le grandi preferivano concentrarsi su Campionato e coppe europee, quest’anno bnessuno ha dimenticato la coppa nostrana. Guardate il tabellone dei quarti di Coppa Italia, che si aprono oggi con un ghiotto Juve-Roma: a parte l’Udinese, rimpiazzata dal Siena, ci sono tutte le prime della Serie A. Una sorta di play-off parallelo. Quanta grazia. Un tempo le grandi lottavano su tre fronti e, inconsciamente o meno, erano portate a trascurare il terzo. Ora che la concorrenza delle big inglesi e spagnole si è fatta spietata, la Coppa Italia si è trasformata in un secondo fronte. Se un tempo poteva sembrare un brodino, oggi diventa l’occasione quasi unica per festeggiare qualcosa e nobilitare (salvare?) la stagione. La riduzione delle poltrone europee ha reso ancora più appetibile lo sbocco che offre in Europa League.
Palestra Non solo. La Coppa Italia è un’ottima palestra per allenare l’abitudine a vincere, come ha dimostrato l’Inter di Mancini, partita dalla Coppa Italia (2004-05), arrivata poi allo scudetto e, sotto altra guida, a Champions e Mondiale per club. La Juve, che come quell’Inter deve rimettere in moto l’antica dimestichezza con i trionfi e non ha altri impegni infrasettimanali, aggredirà il trofeo. Per squadre rampanti come Lazio, Roma e Napoli, la Coppa Italia può essere il primo passo verso un futuro più importante. Per questo non la snobberanno. E se l’affronteranno con un po’ di turnover non è detto che lo spettacolo ci perda. Anzi. La Coppa Italia può essere il primo banco di prova per gli ultimi acquisti, come ha fatto il Napoli con Vargas e potrebbe fare il Milan con Mesbah: ingredienti inediti e quindi stuzzicanti. L’Inter di Poli che ha guadagnato i quarti col Genoa è stata molto più divertente di quella che ha superato la Lazio in campionato. Godiamocela, insomma questa Champions Italia, che aveva occhiali e brufoli e si è fatta bella. E’ un bene, anche perché ci siamo allineati alle culture calcistiche più evolute, che hanno sempre riservato grande rispetto ai trofei nazionali e perché la Coppa Italia è l’ultima frontiera del grande calcio in chiaro. Giusto che il pallone ogni tanto dia il meglio di sé anche gratis, in tempi grami di triglie aziendali.