“Quello che abbiamo fatto ormai è storia, il passato è nel dimenticatoio e quello che conta adesso è la Lazio, una squadra dinamica, forte. Sarà una partita molto più complicata del derby. Con la Lazio non sarà derby, ma una gara difficile contro una squadra che ha fatto più punti fuori casa che allo stadio “Olimpico”, ha perso solo a Siena, dopo le vacanze, ma solo una partita e poi è ritornata la Lazio che era. Se poi guardiamo i secondi tempi ha fatto più punti di tutti. Più facile senza Dias ed Hernandez? Forse mancherà Rocchi, ma non credo mancheranno Dias ed Hernandez. Domani sera vedremo”.
“Abbiamo fatto dei passi da gigante , ma adesso arriva uno scoglio duro e la nostra concentrazione deve essere al massimo anche perchè in questo periodo giocheremo ogni tre giorni. Come gestire i giocatori disponibili? La priorità è la partita che viene e io cercherò di mettere sempre la squadra più competitiva. Avrò bisogno di tutti e tutti dovranno dare il cento per cento”.
Su Wesley Sneijder: “Dopo due mesi ha fatto la sua prima partita, ma l’ho visto molto determinato, convinto. Gli mancano inevitabilmente minuti nelle gambe, ma a questo proposito devo ricordare l’errore che ho commesso io stesso all’inizio, quando l’ho fatto giocare sempre per migliorare la sua condizione e invece poi ha avuto una ricaduta. Ecco perchè adesso rientrerà piano piano. Se va dosato? Si, nel senso che bisogna farlo rientrare nel modo migliore possibile, lui si allenerà bene, giocherà quando lo riterrò giusto. Mi auguro che al più presto possa ritornare lo Sneijder che conosciamo. L’ho già detto a Natale: i nostri più grandi acquisti saranno lui, Forlan, Chivu e Stankovic, giocatori che fino a questo punto ho potuto utilizzare molto meno degli altri”.
Una possibile convivenza di Sneijder eAlvarez : “Vedremo, io non lascio nulla, non fa parte della mia filosofia. Sono sempre convinto che i buoni giocatori vadano schierati in campo. Sarà mio compito sceglierei migliori e cercare un equilibrio. L’avevo rotto con l’Udinese e l’ho pagato a caro prezzo”
Riguardo a Zarate: ‘Credo in Zarate perchè quando l’ho fatto entrare durante l’ho visto motivato, non ci sono gerarchie nella mia squadra, i titolari lo sono perchè in quel momento stanno al meglio. In questo momento ho visto meglio Castaignos di Zarate, ma in Mauro ho visto il campione che spero di vedere sempre”.