«Non firmo per il terzo posto, gli obiettivi minimi non fanno per me. Qui abbiamo tutti l’obbligo di puntare al massimo». Antonio Conte sogna lo scudetto, «e voglio continuare a sognare». Ma per farlo occorre ancora un piccolo aiuto dal mercato. Perché, per esempio, «difficilmente potremo utilizzare un turnover massiccio nelle prossime due settimane (Juve impegnata ogni tre giorni per via della Coppa Italia; n.d.r.), visto che in alcuni reparti non siamo tantissimi».
Innesti Il tecnico bianconero non ama nascondersi, e non lo fa, «ma va detto che rientra nello straordinario quanto abbiamo finora ottenuto. Nessuno ci pronosticava così in alto a inizio stagione». Come dire, senza un paio di innesti ben mirati, occorrerà un nuovo percorso ai limiti del miracoloso per puntare al traguardo massimo, «e sarà difficilissimo ripeterci».
Confronto continuo « In ogni modo — prosegue Conte —, io e la società ci confrontiamo ogni giorno. I dirigenti sanno quello che voglio, a volte riescono ad accontentarmi altre no». E mentre Marotta e Paratici lavorano appunto per migliorare ulteriormente la Juve, «io non posso che essere comunque sereno — dice il tecnico —. Il gruppo è eccezionale, i ragazzi lavorano duro, mi seguono al cento per cento, si mettono a completa disposizione».
Titolo d’inverno Questa sera c’è in palio il titolo d’inverno. Niente di concreto, sia chiaro, comunque un segnale indicativo in prospettiva scudetto. «Ci teniamo a finire la prima parte del campionato davanti a tutti», dice Conte.