GAZZETTA DELLO SPORT. Inter missione aggancio. Ranieri: «Con l’autostima è tornato il gioco»

GAZZETTA DELLO SPORT. Inter missione aggancio. Ranieri: «Con l’autostima è tornato il gioco»

E su Sneijder «Lui e Forlan dovranno inserirsi in un sistema che funziona bene»

(getty images)

«Posiamo un mattone alla volta». Abuserà anche di frasi fatte, ma Claudio Ranieri non sbaglia una mossa e l’aver vinto in campionato un derby all’esordio dopo oltre 28 anni (Gigi Radice, Inter-Milan 2-0, il 6 novembre 1983) lo pone già nella storia nerazzurra. Alla sesta vittoria consecutiva, il romano «vede» Mourinho (otto in fila, tre stagioni fa) ma sa che per vincere lo scudetto serve ben altro. «Prima abbiamo perso tempo preziosissimo, poi fatto una cavalcata che ha dell’incredibile perché questo gruppo aveva tanta voglia di rialzarsi e con l’autostima è tornato anche il bel gioco. Dopo la zona Europa League, dobbiamo riagganciare la Champions. Un passo per volta, mantenendo quel modello in cui ora dovrò inserire altri campioni come Forlan, Stankovic, Chivu e Sneijder. Wes si sta allenando alla grande dopo un periodo difficile. Ma ora anche per lui viene il bello e il difficile. Perché tengo molto agli equilibri e la squadra li sta rispettando. Per cui saranno gli altri che dovranno adeguarsi a questo sistema».
Zanetti e realismo Il modello, anche di comportamento, rimane Javier Zanetti. «Per lui non ho più parole – fa Ranieri -. E’ incredibile per come si allena e per come incoraggia tutti. Avere un capitano di questa tempra è stupendo». Tempra significa anche umiltà, che si ricollega al discorso tattico. Qualcuno – soprattutto di fede rossonera – ha parlato di Inter provinciale nel derby. Ranieri è troppo «saggio» (Moratti dixit) per cadere nel tranello. Anzi. «Inter più saggia e umile del Milan? Conosciamo i nostri difetti. Nelle sconfitte contro Juve, Napoli e Udinese avevamo giocato bene per poi farci infilare in contropiede. Quindi avevo puntato molto l’attenzione sul contropiede e sugli attacchi in velocità del Milan. Siamo partiti un po’ contratti, ma poi siamo venuti fuori bene».

Gestione cookie