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GAZZETTA DELLO SPORT. Milito: un tiro, un gol. Ibra è troppo falloso

GAZZETTA DELLO SPORT. Milito: un tiro, un gol. Ibra è troppo falloso

Il Principe si è sacrificato e ha segnato nell’unica azione creata, lo svedese ha commesso troppi falli

(Getty images)

La percentuale è pazzesca per un centravanti: 100 per 100. E ancora più pazzesco è che un centravanti calci una sola volta verso la porta avversaria. Ma la vittoria dell’Inter contiene queste follie calcistiche e non resta che applaudire Diego Milito: un pallone giocabile, un tiro, un gol, come riporta La Gazzetta dello Sport.

L’Inter ha impostato la sfida sulla difensiva: 4-4-2, reparti stretti e corti, pressing se il fiato c’è e le gambe reggono, retroguardia sempre molto bassa. E’ ovvio che con queste premesse il lavoro per i due attaccanti nerazzurri era piuttosto complicato. Arrivavano pochi palloni dai centrocampisti, preoccupati soprattutto a contenere la manovra avversaria, e pochi anche dagli esterni abilitati ai raid offensivi, cioè Maicon e Zanetti da una parte e Nagatomo e Alvarez dall’altra. Il compito di Pazzini e Milito, alla fine, era quello di disturbare l’avvio dell’azione del Milan e di «tagliare» le linee di passaggio, soprattutto nella fase di disimpegno dei rossoneri.

Se dei 39 palloni toccati questo è stato il più importante, non vanno dimenticate le 4 sponde consegnate ai compagni, segno di uno spirito di sacrificio non comune. E, rimanendo sempre in argomento, ci sono pure i 4 falli subiti quando, in vantaggio per 1-0, bisognava tenere il pallone lontano dalla propria area, guadagnare tempo e far respirare tutta la squadra. Un Principe umile.

Decisamente meno incisiva la prova di Ibrahimovic. Tre volte ha cercato la via del gol, ma sempre con scarsa precisione. E se è giusto sottolineare le 5 sponde a favore degli inserimenti dei centrocampisti, è altrettanto giusto mettere in evidenza i 3 dribbling sbagliati e le ben 7 palle perse. Che non sia stata la miglior serata dello svedese lo testimoniano anche i 4 contrasti persi: certo che trovarsi di fronte un colosso come Samuel non è bella cosa. E quando non c’era l’argentino, ecco arrivare le zampe di Lucio… I numeri dicono anche che Ibra, forse a testimonianza di un certo nervosismo mostrato nella parte finale della partita, è stato più falloso del solito: 3 interventi scorretti. In conclusione, per lui, un derby da cancellare. Come per tutto il Milan.

Redazione Sportiva