GAZZETTA DELLO SPORT. Fiorentina contestata. Rossi: «Ci aspettano lacrime e sangue»
La Viola ieri ha perso in casa contro il Lecce e i tifosi hanno contestato la squadra
Annunciata come la partita della possibile svolta, è piuttosto finita con la curva in rivolta. Le rime più ripetute sono però quelle dei cori ultras, esplosi ancora prima del k.o. acquisito: «Per vincere bisogna spendere», primo riferimento all’operato del club. Poi i cori contro la squadra all’uscita dal campo: «Rispettate la nostra maglia», «C’avete rotto…», «Fate ridere».
Undici camionette tra polizia e carabinieri, e una schiera di almeno cinquanta agenti controllano la situazione: la prima fila di steward dentro lo stadio, poi i caschi blu oltre i cancelli, come riporta La Gazzetta dello Sport. Quando Andrea Della Valle metterà piede fuori (alle 18.45) la rabbia è altrove, i tifosi sono già andati via. ADV (amareggiatissimo) spiega: «Mi auguro che la partita sia solo un incidente di percorso, pensiamo a rimboccarci le maniche e ripartire. La situazione è delicata, capisco la delusione della gente, Firenze non merita questo: le contestazioni civili le accetto, per le altre cose ne riparliamo tra un mese. Mercato? Sappiamo che si deve intervenire».
Intanto Rossi si esponeva: «Chiedo scusa, la colpa è mia, evidentemente non ho preparato bene la partita o non ne ho fatto capire l’importanza. Dobbiamo essere consapevoli che sarà un campionato lacrime e sangue. Mi aspettavo di più dai giocatori migliori, ma sono sempre io il responsabile del loro rendimento». Capitolo a parte per Cerci: insulti a lui e alla fidanzata internauta (in un coro si faceva riferimento ad avvistamenti nelle vetrine di Amsterdam) prima ancora che l’esterno entrasse in campo.