GAZZETTA DELLO SPORT. Crisi passeggera? La risposta alla Lazio vera

Le vacanze sono davvero finite, le scuse pure, i panettoni digeriti, i passaporti rilasciati. Non si scherza più. Quel passatempo che a volte è sembrata la Coppa Italia diventa una partita bivio per la Lazio. In questo momento e per colpa di questo momento. Perché qualsiasi risultato diverso dalla vittoria sarebbe la certificazione di una crisi profonda. E perché alla luce di una classifica che in campionato si è complicata, la Coppa diventa un traguardo
In difesa Il Verona come fosse il Barcellona, in questo momento e per colpa di questo momento. «Metterò la squadra migliore per passare il turno», conferma Reja. E allora riecco Hernanes e Dias, Gonzalez e Lulic ai lati di Ledesma, Rocchi con Cisse, con Klose pronto all’uso in panchina. Neppure per l’Europa League Reja aveva mai impiegato così tanti titolari. Stavolta la linea del turnover porta a una squadra vera. Porta a Diakite dall’inizio, perché ormai il francese va considerato una prima scelta, per freschezza e per caratteristiche. Con lui giocherà Dias, il passaporto è in ordine. Per un motivo o l’altro, in questa stagione il brasiliano ha saltato un terzo della partite di campionato: capito perché la difesa continua a ballare da far spavento?
Profeta Come a Siena, per dirne una. «Dobbiamo voltare pagina immediatamente, anche i giocatori lo sanno», dice ancora Reja. E allora spazio a Hernanes, ancora da trequartista. L’ultima uscita è stata quella completamente fuori sintonia contro il Chievo, prima di Natale. Poi le vacanze brasiliane, il problema agli adduttori (ri)accusato alla ripresa e la panchina di Siena. Stasera il Profeta riattaccherà la spina, chissà se riuscirà a farlo la Lazio tutta.

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