NAZIONALE. Prandelli: «Di Natale-Balotelli, che coppia! Ma aspetto anche Cassano»

NAZIONALE. Prandelli: «Di Natale-Balotelli, che coppia! Ma aspetto anche Cassano»

Il ct dell’Italia parla del prossimo impegno degli azzurri nell’Europeo

(Getty images)

Il nuovo anno è iniziato e sarà l’anno degli Europei di calcio. Il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, è stato intervistato da Franco Ordine, come si legge sulle pagine de Il Giornale.

Cosa bisognerà fare per evitare che i sogni muoiano all’alba del 10 giugno, data di inizio del Torneo?
“Bisognerà prepararsi per bene all’avvenimento, arrivare all’appuntamento con una buona condizione fisica del gruppo, dotati dell’entusiasmo che deve accompagnarci lungo il cammino tutt’altro che scontato del girone di qualificazione. Fare bene il proprio lavoro è da sempre il segreto semplice del successo”.

Ha cominciato a studiare i rivali del gruppo? “Per conoscere qualità e caratteristiche di Spagna, Croazia e Irlanda non bisogna ricorrere ai servizi segreti: basta informarsi e andare in giro per l’Europa a seguire partite”.

I suoi maggiori problemi sono in attacco: come intende risolverli?
“Alla prossima convocazione ci sarà il ritorno in azzurro di Totò Di Natale: è una persona di qualità oltre che un attaccante pieno di risorse. Da sempre mi piace allestire il tandem d’attacco con caratteristiche diverse: lui e Balotelli in coppia si completano molto”.

Che notizie fresche ha sul conto di Giuseppe Rossi e Cassano?
“A entrambi ho detto e ripetuto che sono disposto ad attenderli fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile prima delle convocazioni. Per Pepito mi muoverò io, andrò in Spagna a seguire il suo recupero”. Se Cassano non riuscisse a recuperare in tempo per l’europeo, lo lascerebbe a casa? “In verità, quando abbiamo parlato degli sviluppi futuri, non abbiamo neanche escluso una eventualità del genere: e cioè il fatto che lui possa partecipare alla spedizione come 24esimo visto il contributo decisivo che ha dato alla nostra qualificazione”.

Lei ha conosciuto Doni… “Certo e non riesco a essere giudice inflessibile delle sue vicende senza mettermi nei panni di figlia e moglie che in questo momento stanno soffrendo con lui. Non solo: sono anche triste per la città di Bergamo che stava vivendo nel calcio un periodo entusiasmante”.


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