Se Gervasoni va all’attacco, vuota il sacco e fa i nomi di molti giocatori che sarebbero coinvolti, Luigi Sartor, colui che gli investigatori ritengono il contabile, il tramite tra il clan bolognese e Singapore, gioca in difesa. Atteggiamenti diversi in interrogatori, davanti al pm Di Martino, che hanno avuto la stessa lunghezza: 6 ore. Sartor, che ha ottenuto il parere favorevole del pubblico ministero alla piena libertà (e non ai domiciliari come per esempio Zamperini; entrambi dovrebbero uscire oggi), ha spiegato di non aver truccato le partite e ha ammesso che è stato lui a presentare gli uomini di Singapore a Signori perché gli orientali volevano acquistare una società italiana di serie B o di Lega Pro. Secondo la sua versione, Sartor avrebbe fatto da intermediario, si sarebbe prodigato in contatti telefonici con alcuni proprietari di società fino a individuare nel Modena il club da acquistare.