CALCIOSCOMMESSE. Abete a Sky: ” Parliamo solo di dichiarazioni certe e meno di chiacchiere da bar. Non escludo nuove penazlizzazioni, ma solo per responsabilità certe”

CALCIOSCOMMESSE. Abete: ” Parliamo solo di dichiarazioni certe e meno di chiacchiere da bar. Non escludo nuove penazlizzazioni, ma solo per responsabilità certe” 

Il numero uno della Federcalcio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 parlando anche dello scandalo calcio scommesse

 

Giancarlo Abete è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 trattando l’agomento doloroso del calcio scomemsse. Ecco le sue parole:

“Ci aspettavamo un secondo tempo di questo doloroso capitolo, è la partita che non avremmo mai voluto giocare. Aspetto che certe dichiarazioni per sentito dire, meno che chiacchiere da bar si trasformino in fatti provati, prima di dare un giudizio”.

C’è la possibilità di nuove penalizzazioni nel campionato in corso?

Da un punto di vista teorico senz’altro sì, così come c’è stata la penalizzazione per alcune società prima che iniziassero i campionati. Ma responsabilità eventuali devono essere oggetto di valutazione da parte del procuratore federale solo quando avrà in mano i documenti che provino l’esistenza di fatti nuovi. Ma in questo momento parliamo di situazioni per sentito dire: ciò che si dicono indagati e soggetti che si sono manifestati non corretti non lo ritengo un elemento sufficiente per dare giudizi”.

E’ d’accordo sul rivedere la responsabilità oggettiva dei club?

“È un principio che vige a livello italiano e internazionale, tutti i discorsi vanno approfonditi ma l’Italia non può avere un quadro normativo diverso da quello che vige a livello internazionale”.

Su Simone Farina

Bene ha fatto il ct Prandelli a dare un’ulteriore segnale di attenzione nei confronti di comportamenti virtuosi con l’invito a Coverciano, ma ho sempre ricordato che si tratta di un atto che andava fatto. Non possiamo pensare che in una realtà complessa come quella in cui viviamo venga considerato un atto eroico fare il proprio dovere. È quello che dobbiamo fare tutti noi soprattutto se pensiamo che un gioco che fa felici milioni di persone rischia di essere inquinato dall’avidità e dalla criminalità di pochi”

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