CACIOSCOMMESSE. Sartor si avvale della facoltà di non rispondere, Gervasoni collabora
L’ex difensore del Parma è rimasto in silenzio, mentre il giocatore del Piacenza ha risposto a tutte le domande
(getty images)
Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’ex calciatore Luigi Sartor nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini su ordine del quale è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta cremonese sulle partite sospette. Il suo legale, Antonino Tuccari, ha spiegato che la scelta di non rispondere è motivata dal fatto che Sartor non ha potuto incontrare in precedenza l’avvocato stesso, come disposto dal giudice: “Si tratta di una violazione che sarà fatta valere nelle sedi opportune, ovvero davanti al Tribunale del Riesame”. Gervasoni, invece, ha collaborato “Il mio assistito ha risposto alle domande del giudice e dovrà essere sentito ancora dal pm, vedremo”: Queste le poche parole rilasciate da Giulio Alleva, legale di Carlo Gervasoni, al termine dell’interrogatorio. “Presentare istanza di scarcerazione? Faremo le riflessioni che dobbiamo fare con gli altri difensori. Il ragazzo è sereno? Come può esserlo uno che sta in carcere per quattro giorni per la prima volta nella sua vita, senza poter parlare con i suoi avvocati. Comunque è un ragazzo in gamba”. Secondo Sky Sport 24 le rivelazioni dell’ex giocatore del Piacenza potrebbero portare ad allargare l’inchiesta ad altre sei partite mai prese in considerazione fino ad ora. Inoltre Gervasoni avrebbe ammesso di aver partecipato alla combine di Atalanta – Piacenza in cui lo stesso calciatore compì il fallo che portò all’assegnazione di uno dei due calci di rigore. La gara terminò 3-0 con due gol dell’altro fermato, Cristiano Doni.