Anche se mancano ancora diversi mesi la testa di Cesare Prandelli è rivolta all’obiettivo importante che cercherà di raggungere in occasione degli Europei che si disputeranno la prossima estate in Polonia e Ucraina e che rappresentano il primo appuntamento in cui con il ruolo di commissario tecnico avrà la possibilità di conquistare un trofeo importante e in cui si cercherà di rimediare almeno in parte alla delusione subita nei Mondiali in Sudafrica. Prandelli quindi sta già iniziando a sognare sull’affascinante esperienza che vivrà a fine stagione e non ha intenzione di porsi limiti con la sua squadra: “Non firmo per il quarto posto agli Europei. Voglio sognare, e partiremo con questo sogno. Questa Nazionale – ha aggiunto – sta andando al di là delle previsioni. Abbiamo dei margini di miglioramento e in questi 5-6 mesi che abbiamo davanti miglioreremo”. Il ct azzurro conta di poter lavorare con i suoi giocatori in alcuni stages e rassicura le società: “Un’amichevole di qui a maggio è troppo poco, diventano importanti gli stages: ma i club stiano tranquilli, non li metterò in difficoltà. Non stresserò i giocatori”.
Per quanto riguarda il modulo da utilizzare e i giocatori che saranno per lui più importanti l’ex tecnico della Fiorentina sembra avere le idee chiare in merito: “Non posso sbagliare modulo: una volta deciso, dovrò individuare i giocatori adatti a quel gioco e non quelli adatti a più moduli”. Il gruppo in cui l’Italia è stata inserita non è comunque del tutto semplice visto che sono presenti avversarie come Spagna e Irlanda, anche se per il ct è un’altra l’avversaria a cui bisognerà stare attenti, ovvero la Croazia: “E’ sottovalutata nei giudizi della critica, invece quella croata è un’ottima squadra e sarà la partita più difficile. Non mi piace che si parli di girone scontato. Ricordiamo cosa è successo in Sudafrica”.