In vista della grande sfida di campionato che si disputerà lunedì prossimo e che vedrà di fronte Roma e Juventus, entrambe desiderose di conquistare i tre punti anche se per motivi diversi visto che i giallorossi sono per ora protagonisti di una stagione altalenante mentre i bianconeri vogliono considerare il primo posto in classifica, c’è un ex di entrambe le formazioni come Carlo Ancelottti, che è al momento senza una panchina, ma che sogna presto di tornare ad allenare magari proprio i giallorossi che sono sempre stati nel suo cuore, come ha dichiarato a Sky Sport 3D: “Un giorno ci andrò, perchè, come ho detto, rimane una piazza nella quale sono stato bene da calciatore. Però il mio primo desiderio rimane sempre lo stesso, quello, dopo aver toccato la Premier League, di rimanere ad allenare lì“.
Nonostante il momento difficile, Ancelotti sembra credere fortemente in questa Roma e non addossa solo le responsabilità su Luis Enrique ultimamente fortemente criticato: “E’ una situazione difficile, perchè è cambiato un po’ tutto, è cambiata la società, sono cambiati tanti giocatori, è cambiato l’allenatore, la filosofia di gioco. Non dico che era tutto prevedibile, perchè credo che la Roma poteva fare meglio in questo inizio, soprattutto la società, l’allenatore e i giocatori, perchè la strada intrapresa, certamente molto difficile, credo sia anche quella giusta, che in un futuro può dare risultati”. Il cuore di Ancelotti rimane comunque legato anche al Milan, dove ha disputato ben otto stagioni da allenatore vncendo tutto e altre cinque da giocatore e quindi ha voluto esprimere anche la sua idea sulla squadra allenata da Allegri: “Credo che Allegri è stato bravissimo, perchè al primo anno ha vinto lo scudetto, mettendoci certamente del suo, in una piazza, e in un ambiente, non difficile, perchè il Milan è una grande società, molto organizzata, e credo che ognuno lì, dai giocatori all’allenatore, può dare il meglio di se proprio per l’organizzazione. Però, ha portato delle cose nuove; il fatto che, ad esempio, un giocatore come Nocerino si riveli goleador –aggiunge l’ex tecnico rossonero-, vuol dire che c’è la mano dell’allenatore. Il fatto che i centrocampisti abbiano questa facilità di inserirsi a segnare, credo che sia quello che si vedeva nel Cagliari di Allegri, ed è quello che è riuscito a portare al Milan”.
Infine il suo pensiero sulla lotta per lo scudetto, che al momento vede protagoniste soprattutto Juventus e Milan: “Se fossi dalla parte del Milan, sarei preoccupato della Juve perchè, come ho detto, c’è entusiasmo, ha giocatori in grande forma, non è impegnata in altre competizioni. Quindi, direi che è l’avversario più pericoloso per il Milan. Nello stesso tempo, la Juve deve giocare contro una squadra che ha esperienza, qualità, ha un pò tutto. E’ abituata a lottare fino alla fine, non ha problemi di pressione quando è in testa. Direi un duello molto avvincente”.
Ilaria Macchi