Il chiodo fisso è sempre – e legittimamente – quello: risalire a veder le stelle. Ed è lo stesso pensiero di Massimo Moratti, salito ieri sera alla Pinetina. «Abbiamo vissuto una situazione delicata – fa Claudio Ranieri -, però vi dico: per fortuna che è capitata all’inizio e non alla fine del campionato, eh…».
Fondamentale Perché il finale dev’essere ancora non-scritto e possibilmente con l’Inter in lotta fino all’ultimo secondo del campionato. «Se vogliamo arrivare in alto ed essere competitivi con i primi, ci vuole un cambio di passo notevole. Perciò, la partita contro l’Udinese ha un’importanza enorme. E’ la gara più difficile della mia gestione ed è fondamentale per il nostro futuro. Io all’Udinese posso solo fare i complimenti: Guidolin ha sempre fatto bene, la società sforna giocatori che mantengono la squadra ad alti livelli, la squadra è veloce, compatta e riparte in contropiede fulminei ed essendo oggi a +10 in classifica rispetto a noi ho detto tutto.
Perché no E allora si va su Milito-Pazzini insieme? «Perché no – dice – interrogate la Sibilla… Ho detto fin dall’inizio che loro possono coesistere (la prima volta con Ranieri a Bologna quando segnarono entrambi, ndr). Per coesistere, comunque, un qualcosa si deve togliere a tutti e due. Milito si adatterà a Pazzini e viceversa. Col Siena, poi, ho fatto giocare Diego dietro le punte alla fine ed è stato bravissimo a legare centrocampo e punte, perché lui sa giocare con ogni partner. Quindi ci sarà l’occasione di rivederli insieme».
Pagella Si passa alle pagelle di quasi-Natale. «Io non mi dò un voto da solo – fa Ranieri – lo dà il presidente oppure voi giornalisti. Alla squadra invece dò 6,5, ma so che può dare molto di più: non ci basta il 6 e mezzo, perché questa è una squadra da eccellenza. Se Tevez va al Milan? Sarà un altro campione nella nostra serie A».