CALCIO. Cellino:” Ci diano il 5% delle scommesse e faremo gli stadi nuovi»
Il patron del Cagliari ha parlato al termine della riunione di Lega dei club di Serie A. Oltre al problema stadi, il presidente è tornato sul problema del presidente della Lega e anche su Calciopoli e sul prossimo tavolo della pace:” Queste cose non mi piacciono, si parte in un modo e si finisce in un altro”.
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«Ci diano il 5% delle scommesse e faremo gli stadi nuovi». È la proposta del presidente del Cagliari Massimo Cellino, che al termine dell’assemblea della Lega di serie A per una decina di minuti ha parlato di ‘tavolo della pacè, Calciopoli, governance di Lega e anche di stadi. «La Francia ha costruito gli stadi per gli Europei, l’Inghilterra con il 5% degli introiti delle scommesse, noi dobbiamo farli con i soldi nostri ma non ne abbiamo neanche per la manutenzione», ha detto Cellino. «Le televisioni sono andate avanti anni luce con un’offerta eccellente per i telespettatori, ma per andare allo stadio serve l’antimafia, non basta un documento – ha concluso -. Chi si comporta male allo stadio va punito severamente, ma non si può precludere alla gente di andare allo stadio solo per punire uno». All’inizio del 2012 la Lega di serie A deciderà se confermare o sostituire il presidente Maurizio Beretta. «A gennaio ci incontreremo per fare la nuova governance della Lega e valutare se andare avanti con Beretta o sostituirlo, per dare più stabilità alla nostra politica», ha annunciato il presidente del Cagliari Massimo Cellino al termine dell’assemblea della società di serie A. «Siamo una Lega nuova, oggi stiamo notando i difetti del nostro statuto – ha spiegato ancora il presidente del Cagliari -. Non è giusto che paghi solo Beretta, una persona per bene e competente. Solo che lui ha un altro impegno, mentre a noi serve un presidente a tempo pieno e una governance più definita rispetto a un’assemblea troppo dispersiva: si chiami Beretta, Cellino, Lotito o Galliani, non mettiamola sul personale». Nel frattempo la Lega di serie A fattura circa un miliardo di euro, «ed è la conferma che Beretta non ha fatto un cattivo lavoro. La lega produce denaro, le altre categorie assorbono – ha continuato Cellino – Ma è bello bisticciare per dividersi i soldi, il brutto viene quando finiscono». «Questi tavoli mi spaventano io sono contrario e offeso, io lo dico, se qualcun’altro tace sono cavoli suoi», ha aggiunto Cellino ricordando che ai tempi dello scandalo di Calciopoli «sono stato l’unico presidente andato a Napoli per testimoniare al processo. E senza quei galantuomini dei giudici di Napoli staremmo ancora in quella situazione oggi. Perciò bisogna ringraziarli. In assenza della politica in Italia, per fortuna ci sono i tribunali». «Quando vedo questi tavoli che partono in un modo e sfociano in altro non mi piacciono. Come l’ultimo Consiglio di Lega – ha sottolineato Cellino -, nato con un ordine del giorno ma affrontato solo per parlare delle squalifiche dopo le sentenze di Napoli. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità».