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CALCIO. INTER. Ranieri: Anche l’Inter su Tevez

CALCIO. INTER. Ranieri: Anche l’Inter su Tevez

Ampia sintesi dell’articolo del Corriere dello sport. Il tecnico neroazzurro apre all’attaccante argentino. Il mister teme il Siena, ma vede i suoi in ripresa.

(getty images)

C’è anche l’Inter nella corsa a Carlitos Tevez. A farlo capire è stato Claudio Ranieri, tecnico che non ama molto entrare nelle pieghe del mercato «per non fare alzare il prezzo dei giocatori» , ma che al tempo stesso a gennaio spera in qualche acquisto di qualità per cercare una clamorosa rimonta. Se fino a ieri il club nerazzurro sembrava in una posizione più defilata, da adesso in poi chi vorrà la punta del City probabilmente dovrà fare i conti anche con l’Inter. «Perchè non siamo su Tevez? Non lo so, ma voi siete convinti che l’Inter non ci sia? Già dicendo questo, vi ho messo la pulce nell’orecchio…» . Poche parole, ma sufficienti per far capire che anche il club di corso Vittorio Emanuele ha preso in considerazione l’acquisto dell’argentino. A dire la verità questa “pratica” il dt Branca e il ds Ausilio la studiano dalla scorsa estate quando anche il presidente Moratti ne parlò con Roberto Mancini, durante il torneo di Dublino. Allora Maicon sembrava destinato a entrare nell’orbita del City e invece non se ne fece niente perché l’ingaggio di Carlitos (tra gli 8 e i 9 milioni netti a stagione) e la richiesta per il suo cartellino (40 milioni) frenarono qualsiasi approccio. Ceduto Eto’o, l’Inter scelse soluzioni economicamente più abbordabili (Forlan e Zarate), ma, pur permanendo le difficoltà (4 milioni netti da pagare per l’ingaggio di 6 mesi non sono pochi; idem per un eventuale riscatto “obbligatorio” da 25 milioni la prossima estate), il sogno Tevez non è sfumato.
Prima del mercato, però, Ranieri è atteso da 6 gare di Serie A da vincere. L’ideale sarebbe chiudere il 2011 con un filotto che verosimilmente riporterebbe Zanetti e compagni tra le prime 5 in classifica, ma l’ex allenatore della Roma ha preferito non parlare del possibile en plein da 18 punti. «Dobbiamo pensare a vincere una partita alla volta e la nostra unica preoccupazione deve essere il match di Siena. Al Franchi per portare a casa i 3 punti saranno necessarie voglia, rabbia e determinazione. Pensare a quello che può succedere da qui a Natale, è solo un prendersi in giro» . Per riuscirci però serviranno i gol degli attaccanti, merce rara ad Appiano Gentile. L’Inter in 16 partite ufficiali ha all’attivo 21 reti complessive, 9 delle quali ad opera delle sue punte (4 Milito, 3 Pazzini, una a testa Forlan e Zarate). Nelle 11 gare con Ranieri in panchina, gli attaccanti sono a quota 6 (3 Pazzini, 2 Milito, 1 Zarate). In Serie A l’ultimo gol di una punta è datato 24 settembre quando nel 3-1 di Bologna andarono a bersaglio sia il Principe che il Pazzo. Numeri che fanno riflettere: «Le loro reti arriveranno e non sono preoccupato perché si allenano bene e lottano molto. Per risalire in classifica dobbiamo fare qualche gol in più e subirne qualcuno in meno: siamo sulla strada giusta e far risultato a Siena lo confermerebbe. Milito e Pazzini incompatibili? Se useremo il numero modulo (il 4-1-4-1, ndr ) sì perché nessuno dei due può fare la punta esterna, altrimenti possono coesistere» . Finale zuccheroso per la formazione bianconera che in casa finora ha segnato molto (11 gol in 5 partite): «Affronteremo una squadra vera e sono contento per Sannino che è arrivato tardi in A, ma meritava di starci perché ha vinto 5 campionati e ha fatto la gavetta. Il Siena si muove all’unisono e servirà una grande prestazione per conquistare i tre punti. Dopo aver preso fiducia in Champions League, però dobbiamo fare dei passi da gigante in campionato: siamo nettamente in ritardo e se vogliamo aspirare a qualcosa di importante, dobbiamo metterci a correre e smettere di camminare» .

Redazione Sportiva