CORRIERE DELLO SPORT. Nesta infortunato: distrazione muscolare, arrivederci al 2012

CORRIERE DELLO SPORT. Nesta infortunato: distrazione muscolare, arrivederci al 2012

L’infortunio rimediato contro il Barcellona terrà il difensore azzurro lontano dai campi per circa un mese. Dovrebbe tornare a disposizione dopo la sosta natalizia, vicino a Thiago Silva spazio a Bonera perchè Mexes non è pronto. In attacco Pato in campo e Robinho in panchina che dice: “Prima ero individualista adesso gioco per la squadra”.

(getty images)

A meno di sorprese, il 2011 di Alessandro Nesta è da considerarsi concluso. Il guaio rimediato contro il Barcellona è di quelli seri, come recita il comunicato del club rossonero: «Gli esami medici hanno evidenziato una distrazione muscolare del muscolo otturatore interno destro». E, di conseguenza, è importante anche la prognosi: «Salvo complicazioni, di circa un mese». Per la verità qualche piccola speranza ci sarebbe per la trasferta del 20 dicembre a Cagliari (recupero della prima giornata di campionato), ma al momento non c’è la necessità di accelerare il programma di recupero del difensore.
Più facile, insomma, che si utilizzi tutto il tempo necessario e che Nesta torni a pieno regime in occasione del mino-ritiro invernale in Dubai (scatterà il 29 dicembre), per poi rientrare l’8 gennaio in casa dell’Atalanta. Con il Chievo, dunque, al centro della difesa ci sarà spazio ancora per Bonera, che in questa stagione ha scavalcato Yepes nelle preferenze di Allegri. Toccherà comunque a Thiago Silva guidare il reparto: il brasiliano non dovrebbe mancare nonostante ieri, a causa di qualche ammaccatura, si sia limitato ad un lavoro in palestra assieme ad Abbiati (problemino alla spalla) e Seedorf. Oggi le sue condizioni verranno verificate, ma dal Milan filtra ottimismo. Non è ancora pronto invece Mexes, condizionato dai postumi della frattura alla mano e costretto ad allenarsi con un tutore.

Preferito ancora a Pato contro il Barcellona, domenica sera Robinho dovrebbe accomodarsi in panchina per lasciare spazio al connazionale. Nel frattempo, in un’intervista rilasciata a globoesporte.com, ha spiegato che, dall’arrivo al Milan, il suo gioco è cambiato. «E’ un processo cominciato una volta sbarcato in Europa e che si è completato qui. Adesso preferisco giocare per la squadra, piuttosto che pensare esclusivamente al gol. Ma non mi pesa assolutamente, continuo a fare tutto con il sorriso. Quello non manca mai». I problemi, semmai, potrebbero cominciare nel caso in cui la panchina dovesse diventasse un’abitudine. Un simile scenario appare lontano dalla realtà, ma la precisazione del brasiliano merita di essere riportata. «Sto attraversando un momento molto buono. Il Milan è un club che ama molto i calciatori brasiliani e io mi trovo sempre più a mio agio. E’ inutile negare però che le cose nel calcio cambiano in fretta. Diventa normale fare certi pensieri quando ti tocca stare fuori per 2 o 3 mesi di file. Cominci a dire: «Devo andare in nazionale e quindi devo giocare. E allora immagini di tornare in Brasile. Non è il mio caso, comunque. Io qui sono felice».

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