JUVENTUS. Conte: «Contro il Palermo è una finalissima. Comincia un ciclo di partite importanti»
Il tecnico bianconero presenta la sfida contro i rosanero
(getty images)
Antonio Conte presenta in conferenza stampa la sfida contro il Palermo. La Juventus torna in campo dopo una lunga sosta: “Domani saranno 22 giorni che non andiamo in campo, quindi ci sarà perplessità, anzi un punto interrogativo su come ci ripresenteremo. Sono riuscito a lavorare con tutti solo da giovedì, dobbiamo risintonizzarci subito. L’allenamento di ieri è servito anche per dare un bentornato a tutti e farli rituffare nel clima del campionato. Sono contento di riavere tutti a disposizione, c’è sempre grande disponibilità da parte dei ragazzi, che hanno voglia di fare cose importanti.
Da calciatore prima e adesso da allenatore, mi piace vedere i risultati sul campo, che per me sono quelli veritieri. Noi e i calciatori dobbiamo concentrarci sul campo, sennò è inutile; dobbiamo proseguire con quello che stiamo facendo, per costruire qualcosa per il presente ed il futuro.
Dopo il rinvio di Napoli, ho sentito parlare di un Conte arrabbiato, sia per questo che per le convocazioni delle Nazionali; eppure mie dichiarazioni non ci sono mai state. Quindi con il sentito dire bisogna andarci piano, anche se sono cose che si possono pensare. Ma una cosa è pensarla e una cosa è se detta dall’allenatore. Ci tenevo a dire questa cosa. Parlando della partita contro il Palermo e del turnover, cerchiamo di guardare di partita in partita; vogliamo fare più punti possibile. Quindi noi pensiamo solo alla partita col Palermo, che per noi è la finale della Coppa del Mondo.
E’ la prima partita di un ciclo molto importante. Anche se non si gioca da 20 giorni, domani non ci dovranno essere alibi; sono tre punti importanti per noi come lo sono per il Palermo. Non dimentichiamoci che i rosanero hanno vinto qui per tre anni di fila. La classifica va guardata a partire da dicembre, quello che ci interessa è che stiamo facendo bene e costruendo qualcosa di importante: quando c’è il lavoro, la classifica resta una cosa secondaria. C’è ancora tutto un campionato da giocare”.