Il Corriere dello Sport intervista Dino Zoff. E stasera, proprio Napoli e Lazio saranno l’uno contro l’altra. Ma per lei, caro Zoff, questa partita continua ad avere un gusto un po’ particolare? «E come potrebbe essere il contrario. Ho vissuto a Napoli e a Roma. Ho giocato in quelle squadre e continuo a seguirle con attenzione e simpatia. Sono contento quando le cose vanno bene».
La Lazio è prima con l’Udinese e il Napoli insegue. Che cosa sta accadendo: stanno cambiando le gerarchie del campionato? «No, non credo che si stiano consolidando nuove gerarchie. Forse il discorso è assai più semplice. Forse questa classifica è solo figlia dell’avvio dell’Inter assai stentato e degli affanni iniziali di un Milan che però ha già recuperato. E, comunque, formazioni come l’Udinese, la Lazio e lo stesso Napoli stanno solo confermando i buoni rendimenti delle stagioni scorse. Insomma, come sempre, alla fine la classifica è solo lo specchio di quel che accade in campo».
Lazio, allora. Stasera non avrà Klose, Dias e neppure Biava. Reja ha pochi motivi per essere allegro, non le pare?
«Pochi? In questo momento non ne ha nessuno, poveretto. Perché Klose e Dias sono la forza della squadra. Per quel che ho visto sino ad oggi, sono loro i due uomini migliori della formazione. Le loro assenze, soprattutto le loro, sono quindi un bel problema per la Lazio».
E se fossero proprio i portieri i protagonisti di questa partita? «Probabile. De Sanctis e Marchetti sono portieri che sanno fare anche la differenza. Sono da Nazionale. De Sanctis da due o tre anni dà sicurezza al Napoli, ha trovato l’ambiente e la dimensione giusti. Anche Marchetti finalmente ha ritrovato forma e continuità. Pure lui è un punto di forza della Lazio».
Ma questa Lazio è da scudetto? «Questo non lo so. Però se Klose si riprende in fretta e non si ferma più, beh, allora può dire la sua sino alla fine». E per finire: Napoli-Lazio stasera come finirà? «Sino a un paio di giorni fa avrei puntato sul pareggio. Ma ora, con la Lazio senza Klose e Dias, il Napoli è inevitabilmente favorito».