CALCIOPOLI. Zamparini risponde a Paolillo: «L’art 22 va modificato. Ben venga il ‘caso Lotito’»
Il presidente del Palermo chiede anche le dimissioni di Beretta
(getty images)
«Beretta, se avesse un pò più di coraggio, dovrebbe andarsene. Non può, dopo aver accettato un incarico presso una grossa banca, essere stipendiato da noi e fare il presidente (di Lega, ndr) a metà ». Il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, dai microfoni di ‘Radio Radiò, critica la posizione del n. 1 della Lega di serie A. Un Beretta «dimezzato a molti fa comodo – ha aggiunto Zamparini – perchè così lo manovrano. Al momento la Lega di serie A non esiste, è ancora una Lega di piccoli poteri. Manca un’etica, ci vuole un movimento nuovo per il calcio».
Ma sui motivi dell’attacco di Paolillo, Zamparini fa dei distinguo. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, «è uno che si sa muovere molto bene e su una questione di principio come quella del giudizio in primo grado che basta a far interdire i dirigenti, si è mosso. Anche io mi batto da anni senza aver riscontro in Lega. È veramente aberrante che un presidente, solo perchè ha ricevuto una squalifica, magari per aver detto una parolaccia, non possa presenziare al Consiglio di Lega. Che poi questa volta si sia agito in fretta per Lotito è una cosa un pò fuori dal normale». «Però io sono convinto – ha aggiunto Zamparini – che questo articolo 22 delle Noif vada modificato. Non perchè c’è lui di mezzo, ma perchè andava cambiato già uno o due anni fa. Quindi ben venga il ‘caso Lotitò se serve a risolvere un problema che investe tutti»