FIORENTINA. ROSSI: «Il Milan è più forte ma ce la giochiamo»

FIORENTINA. ROSSI: «Il Milan è più forte ma ce la giochiamo»

Il tecnico viola farà il suo esordio domani contro i rossoneri

(getty images)

Domani mister Delio Rossi farà il suo esordio sulla panchina della Fiorentina. In conferenza stampa esprime le sue sensazioni in vista della prima contro il Milan: «Sono emozionato per la prima volta, ma sono più che altro curioso. Sono in una situazione che devo fare presto e bene, due cose che non si coniugano. Poi ho bisogno della partita per capire dove intervenire. Solo la partita mi da l’esatta situazione. Esordire al Franchi contro il Milan è emozionante».

Che sensazione ha della squadra? «Per dare un giudizio sull’allenatore lo devo allenare. In tutto e per tutto. A livello di caratteristiche li conosco ma devo lavorarci. La sensazione è che questo sia un gruppo che vuole lavorare e per questo li ringrazio. Certo, una squadra piena di nazionali è un bene ma è difficile allenarli così. Questa settimana mi sembrava di essere alla stazione, ne arrivava uno ogni cinque minuti».

Sul gioco della Fiorentina: «Cercherò, rispetto al passato, di mettere qualche variante, ma come ho detto è difficile coniugare subito e bene. Io so dove arriveremo con un gioco, ma non so quando. Dare una infarinatura alla squadra ci si mette poco tempo ma serve altro. Io una mezza idea di gioco c’è l’ho, quando saremo a regime vedremo. Sicuramente non lo cambierò di domenica in domenica. Per il momento, visto che non voglio stravolgere niente, sarà necessario cambiare i movimenti in attacco».

Come si batte il Milan? «Nella mia carriera, avendo fatto serie A, è facile affrontare più volte certe squadre. Adesso più che altro sono curioso io di come reagirà la squadra. Sicuramente ce la giocheremo fino in fondo, consapevoli che loro sono più forti di noi».

Delio e i giovani? «Per me i giocatori si dividono tra quell bravi e quelli che non lo sono. Io sono qui per fare bene con la Fiorentina, non solo per far venire fuori i giovani. Secondo me non esiste una grande squadra senza un grande settore giovanile, ma io sono qui per fare il bene della Fiorentina: non sono il procuratore di nessuno».

 

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