L’ex calciatore, infatti, che ha chiuso con il calcio qualche mese fa, continua a mantenersi impegnato sempre negli Emirati Arabi dove ha disputato l’ultimo campionato in carriera e sta maturando l’idea di fare da ambasciatore del Napoli in quella bellissima località come ha confessato in un’intervista rilasciata al “Corriere dello Sport”: “Non mi tirerei indietro, questo è certo. Napoli è la mia città, il Napoli la mia squadra e il capitano di quella squadra è mio fratello. E poi, il mio nome e la mia faccia l’ho sempre messa a disposizione di Napoli. Io e Ciro Ferrara abbiamo creato anche una fondazione. Questo che vuol dire? Vuol dire che se Napoli o il Napoli dovessero aver bisogno di me, potrebbero contarci ad occhi chiusi”.
Cannavaro ha inoltre mantenuto i rapporti con il esidente-sceicco Abdullah Saeedal Naboodah della sua squadra e per questo ha la possibilità di continuare a rimanere nel suo mondo che è stato il suo per tanti anni tramite l’incarico che gli è stato conferito: “Il lavoro non mi manca. Anche se, a dire il vero, in questo momento sono in spiaggia, a Dubai, vicino casa. Con me c’è Patrick Vieira, amico mio e oggi responsabile delle giovanili e “ministro degli esteri” del Manchester City. Ieri, invece, c’è stato mister Lippi a casa mia. Appena posso vengo al mare, ma era da un po’ che non mi riusciva. Sa nell’ultimo mese e mezzo quante ore di volo ho messo assieme? Centocinquanta. Noi diremmo: uomo immagine. Il calcio degli Emirati ha bisogno di farsi conoscere e il presidente ha voluto l’Alahli lo rappresentassi io nel mondo”. .
Il pensiero per la sua città e per la squadra del suo cuore rimane quindi dentro di lui ed è per questo che è soddidfatto di quello che gli uomini di Mazzarri stanno facendo nell’ultimo periodo: “Mi piace. Mi intriga. Una crescita costante, la sua. Sta facendo davvero grandi cose“.
Ilaria Macchi