NAPOLI. Cannavaro: “Porto il Napoli dagli sceicchi”

La stagione attuale è certamente ricca di emozione per i tifosi del Napoli visto che a distanza di più di vent’anni stanno avendo la possibilità di assaporare il clima della Champions League e quindi di poter sfidare le squadre più importanti d’Europa, anche se riuscire a gestire il doppio impegno Champions – Campionato non è sempre facile visto gli impegni ravvicinati. Ora, però, gli azzurri potranno contare su una persona in più che vuole fare di tutto per far crescere ancora il Napoli come Fabio Cannavaro, storico capitano che pur avendo lasciato il club da diversi anni tiene ancora alla maglia della squadra della sua città e che ha in mente un’iniziativa molto particolare.

L’ex calciatore, infatti, che ha chiuso con il calcio qualche mese fa, continua a mantenersi impegnato sempre negli Emirati Arabi dove ha disputato l’ultimo campionato in carriera e sta maturando l’idea di fare da ambasciatore del Napoli in quella bellissima località come ha confessato in un’intervista rilasciata al “Corriere dello Sport”: Non mi tirerei indietro, questo è certo. Napoli è la mia città, il Napoli la mia squadra e il capitano di quella squadra è mio fratello. E poi, il mio nome e la mia faccia l’ho sempre messa a disposizione di Napoli. Io e Ciro Ferrara abbiamo creato anche una fondazione. Questo che vuol dire? Vuol dire che se Napoli o il Napoli dovessero aver bisogno di me, potrebbero contarci ad occhi chiusi”.

Cannavaro ha inoltre mantenuto i rapporti con il esidente-sceicco Abdullah Saeedal Naboodah della sua squadra e per questo ha la possibilità di continuare a rimanere nel suo mondo che è stato il suo per tanti anni tramite l’incarico che gli è stato conferito: “Il lavoro non mi manca. Anche se, a dire il vero, in questo momento sono in spiaggia, a Dubai, vicino casa. Con me c’è Patrick Vieira, amico mio e oggi responsabile delle giovanili e “ministro degli esteri” del Manchester City. Ieri, invece, c’è stato mister Lippi a casa mia. Appena posso vengo al mare, ma era da un po’ che non mi riusciva. Sa nell’ultimo mese e mezzo quante ore di volo ho messo assieme? Centocinquanta. Noi diremmo: uomo immagine. Il calcio degli Emirati ha bisogno di farsi conoscere e il presidente ha  voluto l’Alahli lo rappresentassi io nel mondo”. .

Il pensiero per la sua città e per la squadra del suo cuore rimane quindi dentro di lui ed è per questo che è soddidfatto di quello che gli uomini di Mazzarri stanno facendo nell’ultimo periodo: “Mi piace. Mi intriga. Una crescita costante, la sua. Sta facendo davvero grandi cose“.

Ilaria Macchi

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