LEGGO. «Questa è l’Italia che vogliamo»
Grande festa per gli azzurri a Rizziconi
(getty images)
MILANO – Doveva essere una discarica abusiva per rifiuti tossici, in mano alla ’ndrangheta. Invece ieri su quel campo di Rizziconi in provincia di Reggio Calabria confiscato ai boss nel 2003 ci hanno giocato i campioni dell’Italia. Tra un gol di tacco di Balotelli e una foto ricordo con Buffon dalla rete di recinzione («Bisogna smuovere le coscienze per combattere la criminalità», ha commentato il numero 1 azzurro), c’è stato spazio per cori per l’assente Cassano o per il calabrese Gattuso, campione azzurro per ora a riposo e oggi arbitro del mini-torneo tra azzurri.
«Una giornata storica. Abbiamo allenato le nostre coscienze, i nostri valori», dice orgoglioso il ct Cesare Prandelli, rapido due mesi fa nell’accettare la richiesta di Libera e delle Acli: venite a inaugurare per la terza volta quel campetto sottratto alle ‘ndrine locali? «Questo di oggi è uno schiaffo per loro, sono certo che risponderanno», ha urlato Don Ciotti, il prete coraggio presidente di Libera, invitando tutti a fare attenzione perchè la terza inaugurazione di un campo ancora senza nome non cada nel vuoto, come dopo gli attentati delle precedenti due.
Per una giornata senza la maglietta azzurra e i pantaloncini corti: addosso una pettorina colorata arancione, bianca, gialla e viola a contraddistinguere le 4 squadre che hanno giocato un mini torneo, come ragazzi qualunque di una periferia qualunque. Per la cronaca il torneo di calcetto lo ha vinto l’uomo del momento, Mario Balotelli che in queste occasioni (come già accaduto nella visita al carcere di Sollicciano a Firenze) mostra sempre la sua faccia più bella.
«Io mi sono sentito piccolo piccolo», l’ammissione di Marchisio in un coro di disarmati auspici azzurri, perchè la domenica speciale serva davvero. «Ero inebetito quando ha parlato Don Ciotti, ricordando che la mafia non è solo Calabria o Sicilia ma anche Nord», ha aggiunto il centrocampista.
Oggi gli azzurri si alleneranno alla Borghesiana in vista dell’amichevole di domani all’Olimpico di Roma contro i campioni del Sud America dell’Uruguay anticipata da una visita in mattinata al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Si torna alla normalità, o quasi. Ma la domenica di Rizziconi non può e non deve finire in un angolino.