Il “Papero” si prepara così a far infiammare i tifosi milanisti in un campo che gli è molto familiare come quello di Firenze dove è sempre stato protagonista di grandi prestazioni e prodezze da campione ben più affermato e dove la sua media è decisamente strepitosa, ovvero 1 gol ogni 56 minuti, equivalenti a 4 gol in quattro partite disputate contro i viola. Un altro aspetto importante riguarda inoltre il peso delle sue reti messe a segno a Firenze dato che ogni volta che il numero sette è riuscito ad andare in gol il Milan ha sempre vinto e si sa come le vittorie in trasferta possano essere un elemento importante per arrivare alla vittoria di un campionato.
Il primo gol di Pato a Firenze è datato 3 febbraio 2008, a poco meno di un mese dall’esordio in rossonero, periodo in cui sulla panchina rossonera c’era ancora Carlo Ancelotti e in cui lui entra a gara iniziata quando mancavano ormai ventuno minuti dalla fine ma in cui il risultato non riusciva a sbloccarsi ed è per questo che l’ex tecnico pensa di provare a puntare sulla sua esplosività per portare a casa un risultato che sembrava non sbloccarsi e alla fine la scelta si rivela davvero azzeccata. Con questa rete Pato dimostra, pur avendo solo diciotto anni da poco compiuti, di essere già un giocatore in erba dato che mette in evidenza le sue capacità di dribbling e di controllo del pallone, anche se pochi minuti dopo arriva il suo primo infortunio da milanista e a causa di una distrazione muscolare è costretto ad abbandonare il campo in lacrime.
La seconda rete a Firenze arriva invece a maggio 2009, l’ultima da rossoneri per Ancelotti e Kakà e il suo gol serve a chiudere la partita che terminerà con il risultato di 2-0 per il Milan. Di nuovo a segno il 20 febbraio del 2010, periodo in cui l’allenatore era Leonardo e dopo una gara difficile in cui i rossoneri erano andati in svantaggio il punteggio viene ribaltato dalle reti di Huntelaar e del brasiliano. L’ultima perla arriva invece ad aprile dello scorso anno, poche settimane prima di festeggiare lo scudetto, gara diventata famosa per l’espulsione di Ibra per gli insulti al guardialinee e oltre a lui c’è anche da segnalare una rete di Seedorf, decisivo in quel finale di stagione con i suoi colpi di classe.
L’obiettivo di Pato e ovviamente anche quello di tutti i tifosi milanisti è quindi di tornare a esultare nella città toscana continuando la sequenza di risultati positiva iniziata dopo la sosta di ottobre e che ha permesso al Milan di tornare a un solo posto dalla testa della classifica dimostrando di essere una delle formazioni più accreditate per la vittoria del campionato.
Ilaria Macchi