CORRIERE DELLO SPORT. Bierhoff: «Il Milan ha tutto per puntare allo Scudetto. Auguro ogni bene a Cassano»
L’ex attaccante rossonero commenta il nostro campionato
(getty images)
Il Corriere dello Sport ha intervistato una vecchia conoscenza del calcio italiano, Oliver Bierhoff. La Serie A è rimasta stregata da Klose. Lei è sorpreso? «Francamente no perché non ho mai avuto dubbi sulla qualità e sull’esperienza di Miroslav. Nella sua carriera ha vissuto momenti belli e meno belli, ma la tranquillità che ha dentro gli ha sempre permesso di dimostrare il suo valore. Agli Europei e ai Mondiali con la Germania non ha mai sbagliato un colpo». Klose può vincere la classifica dei cannonieri? «Se la Lazio gli darà una mano, può riuscirci. La concorrenza è forte. Sia Di Natale sia Ibrahimovic sono eccezionali, ma Klose è uno dei primi 10 attaccanti in circolazione. A fine stagione si toglierà grandi soddisfazioni».
L’Udinese può sognare lo scudetto? «Glielo auguro, ma tradizionalmente in Italia vincono soprattutto il Milan, l’Inter e la Juventus. Rispetto al passato comunque mi sembra che il campionato sia più equilibrato e che le grandi dominino di meno. Se l’Udinese continua così, non escluderei una clamorosa sorpresa». Il Milan al vertice non è una novità. «Quando una società è organizzata, è normale che stia in alto. Al Milan tutti lavorano bene, l’ho provato negli anni in cui ho indossato la maglia rossonera. Ha tutto per vincere lo scudetto, ma anche per togliersi grandi soddisfazioni a livello internazionale».
Peccato che adesso debba rinunciare a Cassano. «Ho seguito quello che è successo a Cassano e mi è dispiaciuto. Gli auguro tutto il bene possibile e non parlo dal punto di vista sportivo, perché in certe situazioni il calcio passa in secondo piano. Spero che recuperi e torni a giocare». Ha qualche suggerimento da dare per la sostituzione di Fantantonio? «No, niente suggerimenti. Ho letto dai giornali tedeschi che stanno cercando anche in Germania (Podolski del Colonia?; ndr) e mi sembra una scelta giusta perché qui ci sono ottimi vivai. C’è il coraggio di investire sui giovani, di farli crescere, di aspettarli. I giocatori si costruiscono così».