La sentenza emessa questa sera in merito al primo grado di giudizio della giustizia ordinaria da parte del Tribunale di Napoli in merito allo scandalo di Calciopoli è stato certamente un brutto colpo non solo per Luciano Moggi e tutti gli altri condannati, ma anche per la Juventus e i tifosi juventini che speravano di poter continuare a dimostrare di non avere commesso le irregolarità che avevano portato alla revoca dei due ultimi scudetti conquistati nel 2005 e 2006, di cui uno poi assegnato all’Inter.
Anche il processo attraverso la sentenza emessa ha confermato la colpevolezza di Luciano Moggi, che dalla giustizia sportiva aveva già ottenuto la radiazione, che avrebbe quindi operato in modo illegale per falsare l’operato del campionato pur avendo a disposizione una squadra già di per sè forte e in grado di vincere anche senza aiuti, ma questo non fermerà comunque la Juventus. Il club bianconero, infatti, attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale ha fatto sapere che continuerà a combattere e che non ha intenzione di fermarsi nella difesa dei propri diritti ritenendo una grave ingiustizia dover ridare indietro i due scudetti.
Ecco quindi il testo completo della nota: “La sentenza odierna afferma la totale estraneita’ ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilita’ oggettiva ai sensi dell’articolo 2049 c.c.. Tale decisione, assunta all’esito di un dibattimento approfondito e all’analisi di tutte le prove, stride con la realta’ di una giustizia sportiva sommaria dalla quale la Juventus e’ stata l’unica societa’ gravemente colpita e l’unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguira’ nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parita’ di trattamento”.
L’orgoglio bianconero continuerà quindi ancora a difendere la propria storia e i propri titoli che ritiene di avere vinto e meritato sul campo e in nome della sofferenza patita in questi anni che non ha però cancelato una storia ricca di vittorie.
Ilaria Macchi