Chissà se il computer della Lega di serie A a Milano quel pomeriggio di fine luglio, quando ha cominciato a stampare il calendario del campionato, s’era accorto della coincidenza. Forse il calendario era stato pilotato dall’alto oppure Gabriele voleva regalarsi un altro Lazio-Parma, come accadde il 25 novembre 2007.
Ieri Cristiano, fratello di Gabriele, è tornato al centro sportivo di Formello. «Vi porto il saluto di mio padre – ha detto Cristiano – che non è potuto stare qui. L’iniziativa di domenica e la maglia che porterà il logo della Fondazione intitolata a mio fratello è un’emozione per la nostra famiglia, indica un binomio importante, quello tra Gabriele e la Lazio. Spero che i giocatori che scenderanno in campo possano essere ancora più spronati per difendere la nostra storia. Ringrazio Lotito e la Lazio, che hanno aderito e voluto questa sponsorizzazione solidale. Ringrazio Parma e Triestina, gli altri due club che hanno aderito e porteranno i valori della Fondazione. Ringrazio Alemanno e Cochi che una settimana fa hanno speso delle bellissime parole. Il mio pensiero va alla Curva Nord, che ha lanciato questa bellissima iniziativa. Ringrazio la gente comune che in questi quattro anni non ci hanno mai fatto mancare sostegno e solidarietà. La Fondazione nasce con lo scopo di riportare il tifoso al centro del sistema calcio. Il calcio è passione, ma non solo, anche cultura e tanto altro. E’ una partita importante quella che stiamo giocando, deve essere un messaggio positivo: la Fondazione combatte ogni tipo di violenza, dovrà essere il faro per chi ricerca valori nobili, come la solidarietà e l’aggregazione, che erano gli stessi di Gabriele. L’iniziativa di domenica avrà un valore storico, perché sarà la prima volta che una società porterà il logo della Fondazione sulla maglia. E poi noi avrà un valore inestimabile».
