ROSSI: “E’ giusto continuare a correre anche per Simoncelli”

ROSSI: “E’ giusto continuare a correre anche per Simoncelli”

Il pilota parla alla vigilia del gp di Valencia

(getty images)

A Valencia si correrà l’ultimo Gp della stagione. E’ stato un anno altalenante per Rossi e la Ducati. «Questo non è il nostro potenziale: abbiamo lavorato tanto per risolvere i problemi e non li abbiamo risolti, vuol dire che abbiamo lavorato nella direzione sbagliata», dice il pilota di Tavullia, che punta al riscatto nel 2012. «Abbiamo ancora carte da giocarci: non è bello per me stare dietro, ma anche dopo un anno avaro di risultati c’è la consapevolezza di volerci provare. Io in Ducati sto bene». 

Il pensiero va anche al Sic, che a Valencia non ci sarà. Rossi in un’intervista esclusiva che andrà in onda domani su Italia 1 nello ‘Speciale Gran Prix, racconta quella giornata in Malesia. «Nei box ero molto scosso, avevo capito subito che era grave. All’inizio c’è sconforto, poi passano i giorni e la tristezza svanisce: se penso al Sic non riesco a essere triste, era un casinaro dentro e fuori la pista e bisogna ricordarlo così», racconta Rossi. «Sono stato colpito dalla reazione fantastica della sua famiglia, ma anche da quella della gente: mi sono reso conto di quanti volessero bene a un ragazzo comunque semplice. È il potere della semplicità», aggiunge il pilota della Ducati. Subito dopo la tragedia, si è parlato dell’ipotesi del ritiro di Rossi. «Ho pensato se valesse la pena di andare avanti, ma smettere di fare quello che amiamo è la risposta sbagliata ad una tragedia del genere», spiega il ‘dottorè. «È giusto continuare a correre, anche per Simoncelli. Noi piloti non siamo immuni dalla paura, ma il rischio di farsi male esiste anche quando si fanno cose non apparentemente pericolose e comunque lavorando molto per la sicurezza», conclude.

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