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ROMA. Luis Enrique: “La Roma non è una squadra fragile. Sono fiducioso per il futuro”

(Foto Getty Images)

CONFERENZA STAMPA LUIS ENRIQUE – Conferenza stampa alla vigilia della partita di Novara per il tecnico della Roma, Luis Enrique:

“E’ stata una settimana di lavoro importante. Ho visto i calciatori pronti a scendere in campo e non è certo una squadra fragile come ho sentito dire da qualcuno. La mia situazione? E’ la stessa della scorsa settimana. Cerco di controllare ciò che posso. Quello che può succedere dopo il Novara non lo so e non mi preoccupa. Se ci sarà un terremoto non lo so. Quanto manca l’esperienza di Francesco Totti? Non manca esperienza a questa squadra. Se avessimo vinto più partite di quanto abbiamo fatto non si parlerebbe di questo. Questa è una squadra che ha esperienza. Sono contento della mia squadra e cerco di farla migliorare ogni settimana. Se manca un giocatore, come succede sempre, non parlo di lui. Quando rientra in rosa è sempre una cosa buona. Questo succede sempre e per ogni calciatore”.

“Cosa manca ancora alla Roma? Quello che mi da fiducia è vedere come la squadra si comporta in campo. Detto questo manca ancora qualcosa nel gioco d’area. Io però sono fiducioso perché inizio a vedere azioni e movimento che mi piacciono. Quello che non mi piace è il risultato. La personalità della squadra? Non sempre mi piace, ma io penso a quello che la squadra fa in campo per ridurre gli errori”.

“Diffidenza nei miei confronti da parte del calcio italiano? No, anzi faccio i complimenti a tutti gli allenatori avversari che ho incontrato. Sono bravissime persone e se venissero in Spagna io li tratterei allo stesso modo. Io non sono un marziano che arriva qui per portare un’idea di calcio. Anche il Novara ha un’idea di calcio tutta sua e così anche io. Non chiedo ai miei giocatori di fare cose incredibile. Ci sono differenze rispetto ad altri allenatori, ma non è niente d’incredibile. Se non fosse così non vedrei la crescita della squadra”.

“Le parole di Zeman? Io lo rispetto anche se ha parlato male di me. Ho rispetto per quello che ha fatto come allenatore. Non condivido le sue parole ma le rispetto. Vittoria a tutti i costi? Il risultato è sempre la cosa più importanti, ma in questo caso lo è ancora di più. Non dimentichiamoci che il Novara in casa ha battuto l’Inter e che può metterci in difficoltà”.

“Perché tanti cambi di formazione? E perché no? Si gioca tanto in questo periodo. Alla mia squadra ho sempre detto che sia in caso di vittoria che di sconfitta ci sarà sempre rotazione dei giocatori. Io faccio questo per ottenere sempre i migliori risultati, non lo faccio certo per un mio capriccio personale. Anche Mourinho a Madrid sta ruotando tanto i giocatori, cosa che invece non ha mai fatto lo scorso anno. E’ una scelta sempre per il meglio della mia squadra. Io sono convinto che proseguendo su questa squadra si può vincere. Ne sono sicurissimo. Io sono sempre fiducioso e lo rimarrò fino a che vedo i miglioramenti sul piano del gioco. I risultati non vengono per errori personali. Ogni allenamento vedo crescere la squadra”.

 

 

Redazione Sportiva