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MILAN. Cassano verrà dimesso domenica dall’ospedale

Il momento più difficile per Antonio Cassano sembra essere finalmente superato dopo essere sottoposto all’intervento chirurgico di questa matina al cuore per chiudere il forama ovale che era presente e già domenica prossima con ogni probabilità sarà possbile per lui fare ritorno a casa dove potrà contare sul sostegno della moglie Carolina, che gli è stata sempre vicina in questi giorni di ricovero al Policlinico, e del piccolo Christopher, il suo bambino nato nello scorso mese di aprile.

A confermare la situazione è stato il professor Nereo Bresolin, primario di Neurologia al Policlinico di Milano, che in questi giorni lo ha seguito in modo scrupoloso sottoponendolo agli esami specifici che hanno peremsso di individuare la causa del malessere e che ha assistito anche all’intervento di questa mattina: “Cassano sta bene, l’intervento è perfettamente riuscito. Ci vogliono minimo 24 ore di osservazione, spero di farlo rientrare a casa domenica“. Ora Antonio dovrà comunque stare sotto controllo dei medici per verificare che non ci possano essere complicazioni, anche se fino ad ora la situazione sembra volgere in modo sereno: “Il giocatore non ha riportato nessun danno permanente – spiega Bresolin -. Adesso sarà sottoposto a dei controlli periodici per la durata di sei mesi“.

L’ipotesi peggiotre che prevedeva un’impossibilità per il rossonero di tornare a giocare sembra quindi essere scongiurata in modo definitivo e in maniera graduale riuscirà a riassorbirsi anche la lesione al talamo che è stata riscontrata grazie al fisico che i giovani della sua età hanno. Il professore ha inoltre fornito anche maggiori dettagli sulla terapia che dovrà essere seguita dal paziente: “Dovrà sottoporsi a una terapia antiaggregante e a un ecocardiogramma di controllo al mese per 6 mesi, come suggeriscono le linee guida: potrà riprendere gli allenamenti ma per l’attività agonistica deve aspettare la fine di questo periodo”. Al momento risulta però ancora difficile stabilire la causa del malore di sabato scorso: “Non esiste certezza del legame tra il pfo (il forame pelvico) e la lesione, però in base all’esperienza di centinaia di casi e alle linee guida, la tendenza è chiuderlo per evitare che l’evento si riproponga”.

Il professore ha inoltre assicurato i fan del giocatore barese sul suo umore, che è stato tranquillo per tutta la durata dell’intervento: “Antonio sta bene. Durante l’intervento era sereno e tranquillo. Ha affrontato la realtà che gli è capitata con coraggio”. E’ quindi il momento ora di tirare un sospiro di sollievo per chi vuole bene a Cassano, anche se per lui non sarà certamente semplice in questi mesi necessari al recupero stare a guardare i compagni che scenderanno in campo senza poter dare loro un aiuto con le sue grandi capacità tecniche.

Ilaria Macchi

Redazione Sportiva