BUFFON su CASSANO: “L’ho sentito su di morale”

BUFFON su CASSANO: “L’ho sentito su di morale”

Il numero uno bianconero parla della situazione del compagno di nazionale e non solo

(getty images)

Il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport.

Cassano starà fermo cinque o sei mesi, cosa hai provato in questi giorni? L’hai sentito?
“E un grande dispiacere quello che gli è accaduto, è un grande piacere sapere che nel giro di quattro,cinque, sei mesi, quelli che saranno andrà bene ugualmente, potrà tornare a fare il mestiere e la cosa che più gli piace e penso che sappia fare anche meglio. Per cui un grandissimo in bocca al lupo, ci siamo sentiti telefonicamente e l’ho sentito su di morale, questa è la cosa principale”.

Con Cassano che ha questo problema e Rossi che è ko, non inizia nel migliore dei modi questo progetto europeo per l’Italia.
“Sicuramente non è viatico migliore, non sono i segnali positivi che noi ci aspettavamo per arrivare a questa manifestazione nel migliore dei modi, però sappiamo che c’è il tempo per poter recuperare questi due elementi ed è la cosa più importante. Anche io prima di vincere il mondiale nel 2006 sono stato fuori 6 mesi per una lussazione della spalla e questo tempo lo devono sfruttare nel modo migliore, mantenendo sempre una buona forma fisica, riposandosi anche mentalmente in modo da essere poi ancora più carichi ed avere più energie quando ci sarà l’Europeo e mantenere sempre una grandissima voglia di esserci e di esserci da protagonisti”.

Avresti immaginato una partenza così forte della formazione di Conte?
“E’ stata una buona partenza senza dubbio, ma come ho già detto altre volte, anche nelle ultime due annate nelle quali poi siamo arrivati settimi, abbiamo avuto delle partenze a razzo, che sembravano beneauguranti. Quello che mi fa un po’ arrabbiare è il fatto è che in settimana dopo la vittoria contro l’Inter, si è vociferato sul fatto che io abbia detto che siamo da scudetto. E’ una cosa che a 33 anni, con l’esperienza che penso di avere e che ho accumulato, più che altro perchè penso a quello che dico, un errore simile non me lo permetterei mai. Non è falsa modestia, ma perchè realmente credo che noi possiamo toglierci delle soddisfazioni, che significa essere competitivi”.

Hai parlato della partita con l’Inter. Con lo stato d’animo dell’anno scorso, avresti fatto di tutto per recuperare, come hai fatto quest’anno per giocare questa partita?
“Diciamo che sono situazione completamente diverse. Questo anno, l’annata è nata sotto un altro profilo con altri auspici, con altri propositi, anche il fatto che sono riuscito ad iniziare la preparazione con tutta la squadra che non abbia mai saltato l’allenamento, per nessun tipo di acciacco, ha fatto si che mi sentissi parte integrante di un gruppo e di questo progetto che reputo ambizioso e penso che i giocatori del mio calibro debbano ed abbiamo questa grande voglia, non di sentirci indispensabili perchè di indispensabile non c’è mai nessuno, però di sentirsi importanti al di là della prestazione che possono offrire sul campo. Dico importanti per quanto riguarda la loro presenza in un gruppo o la loro presenza in campo e negli spogliatoi”.

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