«C’è una grande consapevolezza in tutta la squadra e nella società — spiega Marotta ai microfoni di Radio Rai —. Agnelli è giovane e voglioso di arrivare, di far vedere quanto vale. Conte ha la cultura del lavoro. E la Juve ha sempre la vittoria nel suo dna. Tutto questo desiderio di emergere, tutte queste componenti fanno sì che ogni situazione sia vissuta al massimo in termini di intensità. Per vincere, però, ci vuole anche qualità, ed è quella che noi stiamo rincorrendo».
Europa per forza Capito juventini? Aspettatevi qualcosa di importate anche sul mercato di gennaio. Anche perché in corso Galileo Ferraris nessuno vuol prendere in considerazione un’altra stagione fuori dall’Europa che conta, «una grande amarezza non fare le coppe — continua Marotta —. Vogliamo tornare prestissimo a essere protagonisti a livello internazionale». E lo scudetto? «Il favorito è il Milan, noi facciamo la nostra corsa con la consapevolezza di doverci migliorare. La rosa è assemblata con elementi nuovi, ci vuole tempo e pazienza: la cosa principale che abbiamo adesso è il sudore che tiriamo fuori dalla fronte ogni giorno. Attraverso il lavoro penso che ci potremo togliere belle soddisfazioni: la Juve è una delle squadre più blasonate e forti al mondo e deve sempre rincorrere la vittoria, questo è un obbligo per noi».