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Come riporta l’edizione de Il Corriere dello Sport, Luis Enrique riaccende la Roma in un sabato di risposte importanti: «Sarà un test forte. Il Milan è campione d’Italia ma noi abbiamo le qualità per batterlo e ci proveremo. Mi piacerebbe rivedere l’atteggiamento della Roma che ha perso mercoledì. E’ stata la migliore Roma della stagione, lo ripeto, per possesso palla e controllo del gioco. Ma ci sono ancora tante cose da migliorare. Siamo stati poco cattivi in attacco e poco concentrati in difesa» Sulla classifica della Roma pesano soprattutto i gol presi nei minuti finali: quattro, che sono costati cinque punti. «Forse è solo un caso ma è successo. E dobbiamo stare più attenti per cambiare il trend». Su un possibile futuro lontano da Trigoria: «Io non penso al futuro, non sono assolutamente preoccupato. Voglio solo divertirmi e far divertire i tifosi. Mi sento un privilegiato ad allenare la Roma. Se un giorno andrò via, arriverà un altro allenatore e troverà una squadra ottima. Quanto a me, riuscirò a essere felice da un’altra parte» .
PERDONO – Nell’estate del 1994 a Boston, durante il quarto di finale Italia-Spagna del Mondiale americano, Luis Enrique si beccò una gomitata in faccia da Mauro Tassotti, ora vice allenatore del Milan. «Queste storie di campo non hanno più importanza. Rijkaard, suo ex compagno, è stato mio allenatore nel Barcellona e mi ha sempre detto che Tassotti si era pentito di quel gesto. Lo saluterò senza problemi – conclude Luis – come saluterò Allegri. Stringerò la mano a tutti e due».