PAPA’ SIMONCELLI: “Sabato mi aveva detto che era stanco e voleva tornare a casa”

 

PAPA’ SIMONCELLI: “Sabato mi aveva detto che era stanco e voleva tornare a casa”

Il padre del pilota morto in Malesia parla del figlio

(getty images)

«Vorrei ringraziare le autorità malesiane, l’ambasciatore italiano e i ragazzi del circuito di Sepang che non ci hanno lasciato soli un attimo, sono stati eccezionali. Poi stamattina c’erano tutti a Roma, onestamente mi fa piacere, dire che sono felice è una stronzata, ma mi fa piacere. Marco era una persona speciale e forse la gente ha capito che era così, era onesto, era un puro e un guerriero e forse è morto proprio per quello». Sono le commosse parole di Paolo Simoncelli, il papà di Marco, il pilota morto domenica in un terribile incidente nel Gp di Malesia. Il padre del campione italiano non vuole fare nessuna polemica ma solo ricordare la figura di suo figlio. «Barellieri caduti mentre lo trasportavano? Hanno fatto quello che potevano, Marco era già morto, non sarebbe cambiato nulla, è inutile parlarne». «Dicono che Dio chiama in paradiso i migliori, non lo so, magari è così. Domani sera alla fine del funerale saremo soli e sarà terribile -spiega ai microfoni di Sky il papà-. Io gli volevo bene e lui me ne voleva a me, Marco era un grande. Prima di ogni gara ci abbracciavamo sempre e lo abbiamo fatto anche stavolta, ma non è servito. Se avesse lasciato la moto non sarebbe morto. Marco ha goduto di tutte le cose semplici che ha avuto. E sabato mi ha detto, sono stanco voglio tornare a casa»

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