L’attesa in casa Milan per le dichiarazionini in conferenza stampa di Rino Gattuso era particolarmente forte visto che il centrocampista rossonero è fuori ormai dalla prima giornata a causa del grave problema all’occhio sinistro che lo ha colpito e che gli ha procurato una paresi del sesto nervo ottico, un disturbo che si sta rivelando più difficile del previsto da combattere e per cui ancora è difficile fare previsionin in merito a una data di rientro.
Nel centro sportivo rossonero oggi insieme a Gattuso era presente anche il dottor Tavana, che sta tenendo monitorata in modo costante la situazione grazie al supporto di importanti specialisti del settore e ha così avuto modo di fare il punto della situazione: “Ci siamo rivolti a specialisti, ci siamo tenuti in contatto con gli Stati Uniti, con un neurochirurgo che parla italiano, in Italia ci siamo rivolti ai maggiori esperti con il dottor Campus che tutt’ora lo stanno curando. La prognosi non è delimitata, bisogna aspettare dai 2 ai 6 mesi per valutare l’evoluzione di questa situazione che potrebbe anche spontaneamente tornare alla normalità. La terapia gli sta permettendo di ridurre questi sintomi: Rino guardando a sinistra, tende a vedere doppio. Questa è l’unica terapia che ci ‘è stata prospettata. Come staff medico del Milan non tocca a noi prendere queste decisioni, ci siamo rivolti a specialisti”.
Importanti, però, per capire le sensazioni che sta provando in un momento difficile erano soprattutto le dichiarazioni di Rino visto che erano circolate voci di un suo possibile ritiro dal calcio, ma il giocatore non ha ovviamente perso lo spirito da guerriero che lo ha sempre contraddistinto e lo ha confermato proprio oggi: “In questi 45 giorni ne ho lette di tutti i colori, è per questo che siamo qui. Il dottor Tavana lo ha spiegato bene il problema, oggi eravate preoccupati sul mio ritiro dal calcio. Ci vuole ben altro per abbattermi, c’è di peggio nella vita, guardate ieri Simoncelli, io sto combattendo con un nemico invisibile, l’importante è non mollare e guardare avanti”.
Ilaria Macchi