L’amministratore delegato nerazzurro, Ernesto Paolillo, nel corso della sua partecipazione a Gr Parlamento, ha così deciso di trattare i principali argomenti che ruotano intorno alla squadra e tra questi non poteva mancare il mercato, che ha visto nelle passate settimane Tevez, in rotta con il Manchester City, accostato più volte all’Inter, e Mario Balotelli, protagonista in Premier League che non ha mai nascosto la simpatia per i “cugini” del Milan: “In questo momento non pensiamo assolutamente a campagne acquisti, se non ai giocatori che abbiamo e usarli al meglio. Balotelli? Non c’è uno più attaccato a Balotelli di me. L’ho visto crescere giorno per giorno e ho sempre visto in lui un grande campione, maturerà e porterà alto il nome dell’Italia. Al Milan? Sono cose che capitano“.
Il club nerazzurro fatica a essere pericoloso soprattutto in fase offensiva e solo ieri è arrivato il primo gol in campionato a San Siro ed è per questo che comincia a sentirsi in modo particolare la mancanza di Eto’o, per cui si è ipotizzato un possibile rientro in prestito per un paio di mesi, ipotesi però difficile da mettere in pratica: “C’è stata una simpatica attestazione di affetto ma queste cose sono difficili a essere fattibili e mi ritengo di escludere che possa avere un seguito”.
Una delle critiche che è stata spesso rivolta alla societò nerazzurra è stata quella di avere ridotto dalla scorsa stagione il budget disponibile per il mercato per poter seguire il principio del fair play finanziario, mentre sembra ancora difficile provare a realizzare uno stadio tutto di proprietà dell’Inter come già ha fatto la Juventus: “Lo stadio è un’ipotesi lontana. Non può esserci nessuna idea al momento, fino a quando non ci sarà la legge sugli stadi. Il fair play finanziario crea e creerà senz’altro problemi. Fino a che ci saranno squadre che non hanno possibilità di ricavi come quelle estere e fino a quando non avremo generato tutte le possibilità di ricavo è evidente che saremo penalizzati e potremo permetterci meno campioni, dovremo saper puntare sui giovani talenti e sui vivai”.
Ilaria Macchi