Luis Enrique è già un top allenatore secondo Baldini. Si sente così?
“Non credo che sia importante come mi sento io. Tre settimane fa mi hanno chiesto se ero un buon allenatore, adesso se sono un top allenatore, io so che allenatore sono, so che devo imparare da tutti gli allenatori, però non solo dall’allenatore che vince tutto come Guardiola e Mourinho, ma anche quelli della Primavera, degli Allievi. Io la penso così. Ho fiducia nel mio lavoro, sennò non sarei qui. Vivevo molto bene a Barcellona, senza nessuna necessità di fare lotta con nessuno. Parlo sempre allo stesso modo, è come la penso io, non ho necessità di essere top o tap. Per me è lo stesso. Un’altra volta uno può dire che sono un allenatore patetico, non c’è problema. Tranquillo, io so che tipo di allenatore sono, e mi piace, lo vedo ogni giorno con il mio gruppo, con la mia squadra, col mio staff, con tantissimi errori che faccio, ma questo è un gioco per i risultati. I risultati lo diranno i giornalisti e la gente se sono buoni o no”
Come potrebbe cambiare il gioco della Roma con Lamela trequartista e Pjanic interno?
“Noi giochiamo ad inizio campionato con Totti e Pjanic. Franceco, Erik Lamela e Pjanic sono tutti e tregrandi calciatori, io posso mettere in campo giocatori di grande qualità. Però nel calcio c’è il lavoro offensivo e il lavoro difensivo. Una squadra deve essere equilibrata. Però possono giocare insieme, anche tutti e tre. Un’altra cosa è vedere come difendiamo. Poi parleremo di quello, però quello è il mio lavoro, ma un giocatore offensivo che cambia la sua mentalità in difensiva può giocare, perchè no”
In difesa Kjaer squalifica, Heinze appena recuperato, Juan è pronto?
“Di Juan ho già detto sempre lo stesso, adesso ha una settimana in più di allenamento senza problema. Kjaer non c’è, posso mettere Marco Cassetti centrale, che so che non piace a nessuno però a me piace. Non lo so cosa farò. Si lo so, ma non lo voglio dire perchè preferisco che i giocatori lo sappiano prima e che Mangia non lo sappia. Perrotta terzino? Bravo, hai visto la partita di Milano. Può farlo, ha fatto anche l’attaccante, dipende dalla mentalità”
Dopo il derby c’è stata una buona risposta di squadra e tifosi
“Dei calciatori sicuro, l’ho visto anche in allenamento, questa è una settiana speciale dopo una partita di grande intensità normalmente la partita dopo manca di questo atteggiamento. Ma aspetto dalla settimana che ho visto che hanno fatto una partita al 100% di intensità. I tifosi hanno visto il lavoro svolto, io sentoparole non solo di entusiasmo ma anche di appoggio. Sapevo che era un tifo fedele e continua in quel cammino. Ora il derby non è più importante, è importante il Palermo, il Genoa e Milan. Poi parleremo del derby. Al ritorno. Tranquilli”
Ora tre partite in una settimana. Questo ciclo può essere determinante per capire dove può arrivare la Roma?
“Si, nove punti in gioco e siamo a 4 punti dalla testa. Chi fa nove punti quindi sarà in testa o nei primissimi posti. Tre partite in una settimana implica un grande sforzo e questa situazione a lui ci fa bene, perchè siamo tantissimi giocatori che possono giocare. Per me è una situazione positiva”
Simplicio titolare con l’Atalanta e uno dei migliori, poi non convocato al derby. Si è allenato male?
“Mai si è allenato male, è un grande professionista. Tutti si allenano bene, poi molti sono fuori dalla lista e non se lo meritano. Lui ha giocato bene con l’Atalanta, per questo non è facile fare l’allenatore. Sono scelte dolorose, è un bravo ragazzo, un bravo calciatore”
Il suo obiettivo è portare la Roma dei primi 10 minuti al derby a giocare così per 90 minuti. Ma quella Roma non fa possesso palla. C’è stata una diminuzione del possesso palla, dipende dagli avversari o un’evoluzione del suo gioco?
“Non sono d’accordo, i 10 minuti facevamo possesso più veloce possibile senza perdere palla. In quei minuti la Roma andava veloce verso la porta e trovava sempre la soluzione. Dopo il gol giocavamo sempre indietro, io non voglio questa squadra, io voglio lo stesso atteggiamento sempre. Se puoi giocare così per 10 minuti puoi farlo tanti minuti in più. Io voglio vedere il possesso palla, orizzontale o verticale, a seconda della squadra avversaria, purchè l’obiettivo sia sempre lo stesso. Il derby è stato un peccato, era quasi meglio non aver fatto gol subito per continuare a giocare così”
La Roma non ha mai preso gol nel primo tempo, mentre nel secondo ha perso molti punti. E’ un problema fisico?
“No, non è fisico. Non ho visto i miei calciatori, però siamo la squadra che schiera più calciatori. E’ un problema mentale, che devi scegliere una soluzione in meno di un secondo. Certo che dobbiamo migliorare la seconda parte. Problema di concentrazione? No, che a volte succede che fai un errore a metà campo e ti fanno un contropiede. Dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti, ma fisicamente sono tranquillissimo, la squadra è forte e lavora benissimo”
La Roma farà tre partite in una settimana. Ci sarà turn over?
“Lo faccio quando c’è una partita a settimana, in questa ce ne sono tre. Vedo cosa sento, cosa mi dicono i dottori, la situazione dei giocatori. In questa settimana ho tante possibilità. Difficile per voi indovinare la formazione questa settimana”
Pjanic tutto bene? Si toccava la coscia oggi
“Tutto a posto per quel che ho visto io”
Simplicio è uno dei pochi che non meritava di restare fuori, gli altri si?
“Neanche gli altri. Per quello non è facile essere allenatore della Roma. Lo dico davvero, però se hai 29 giocatori 10 non possono essere convocati. Loro lo sanno e si comportano in modo incredibile, complimenti a tutti”