LEGGO. El Shaarawy: «Milan, mi sento titolare»
Il giovane giocatore rossonero vuole crescere nella squadra di Allegri
(getty images)
Stephan El Shaarawy, lei è considerato il baby fenomeno del calcio italiano. Giovedì prossimo compirà 19 anni, il mese scorso l’esordio a San Siro con il Milan contro l’Udinese e subito gol. Cosa si prova?
«Una sensazione incredibile. Sono entrato perché Pato si è fatto male, non me l’aspettavo. Forse è stato meglio così, non ho avuto il tempo di pensarci. Poi è arrivato anche il gol. Direi tutto alla grande».
Parliamo di Allegri: il tecnico la tiene in grande considerazione.
«Beh, lo ringrazio tanto per quello che sta facendo per me. Mi riprende spesso, soprattutto in allenamento, ma lo so che lo fa per il mio bene. E’ un grande allenatore che, quando ha l’opportunità, non si tira indietro sui giovani e li fa giocare».
Peccato però non essere stato inserito nella lista per la Champions League.
«Queste sono scelte tecniche del mister e vanno accettate. Io sono giovane, devo pensare a far bene con il Milan quando ne ho la possibilità».
A proposito di Champions, è ancora il Barcellona la squadra da battere?
«Sicuramente. Il Barcellona è la squadra più forte, sa unire tecnica e corsa, sempre di vedere una squadra incredibile, da videogame».
Il Milan è la sua squadra del cuore, ma se le dicessero di scegliere un campionato estero?
«Personalmente mi piace molto il calcio inglese. Comunque, se devo essere sincero, io voglio restare per sempre al Milan e non andare all’estero. In fin dei conti ho sempre avuto un debole per il Milan, sin da quando ero piccolo. Avevo come modello Kakà, quindi prima di tutto viene sempre il Milan».
Dopo un inizio di stagione difficile, il Milan è in risalita.
«Abbiamo avuto delle difficoltà, ma abbiamo tutto per far bene».
Quale è l’obiettivo di El Shaarawy per quest’anno?
«Voglio convincere Allegri che sono uno da prima squadra. Spero di segnare e giocare il più possibile, questo è il mio obiettivo. Poi penserò al futuro, magari anche ai Mondiali del 2014».
Quindi a gennaio non andrà da nessuna parte, magari in prestito alla Fiorentina?
«No, preferirei giocarmi le mie possibilità nel Milan. Anche se dovessi scendere in campo poco, avrei comunque la possibilità di allenarmi con campioni di livello assoluto».